Spazi all'aperto e meno bimbi. Lavori in corso per i centri estivi
La cosa certa è che non potranno essere come gli altri anni, ma il comune di Rimini è al lavoro per trovare soluzioni che possano garantire durante i mesi estivi il servizio dei centri estivi. “Tra i modelli a cui si sta lavorando – spiega l’assessore alla scuola Mattia Morolli – c’è l’approccio dell’outdoor education, che prevede la possibilità di usufruire di spazi ampi interni ed esterni, in modo da poter lavorare con un maggior numero di gruppi composti da meno bimbi.Un altro aspetto fondamentale sarà quello delle protezioni da adottare e delle sanificazioni, per i quali stiamo ipotizzando specifici percorsi formativi per educatori e bimbi”.
Lo scorso anno sono stati circa mille i bambini-ragazzi tra i 3 e i 14 anni che hanno fruito dei centri estivi: “non è facile al momento – aggiunge Morolli – fare una previsione su quante saranno quest’anno le domande. Alcuni genitori ci hanno già contattato, altri approfittando di una diversa organizzazione del lavoro potrebbero invece provvedere autonomamente alla cura dei propri figli, altri ancora potrebbero decidere di aspettare un anno e vedere cosa succede. Il tempo però stringe e si rende necessario, per uscire con le dovute tempistiche con i bandi per le iscrizioni e i relativi contributi, che Governo e Regione ci diano nel più breve tempo possibile le indicazioni pratiche che tutti stiamo aspettando”.