“Caro signor Mattarella, scusi per il disturbo sono Adele e faccio la terza elementare, le volevo chiedere se è possibile riaprire la scuola”. Esordisce così la lettera che la piccola riccionese Adele ha scritto al presidente della Repubblica. Il babbo di Adele, Luca, racconta la storia all’ufficio stampa del comune di Riccione. “Papà, chi è la persona più importante in Italia?” ha chiesto la piccola ai suoi genitori. “Il presidente della Repubblica” le hanno risposto loro. “Ma perché lo vuoi sapere? E lei – spiega Luca – c’ha stupito tutti, voglio scrivere una lettera, sono stufa di stare al computer, mi mancano le maestre. E così ha fatto. La lettera l’ho poi ricopiata e inviata per mail al Quirinale, ai giornali nazionali e locali della provincia, poi l’ho messa su Facebook, l’unica che ha risposto subito è stata la sindaca di Riccione”.
“Adele – racconta il papà – è stata felicissima quando è stata con contattata dalla sindaca e devo dire che una risposta i ragazzi la meritano. Ho tre figlie e come Adele anche la più grande che deve fare la maturità è molto dispiaciuta di non poterla sostenere come tutti, fare l’esame finale per lei, che molto brava, era un punto di arrivo”.
“Come Adele, chissà quanti bambini italiani hanno scritto al nostro presidente Mattarella in questi giorni. Immagino migliaia e noi come Comune di Riccione ci uniamo ad ognuno di quegli appelli – ha detto il sindaco di Riccione Renata Tosi – perché il rapporto umano, si sa, nell’insegnamento è insostituibile. Resto convinta che si debba ripartire, con sicurezza, come dice Adele con tutte le precauzioni del caso, ma l’importante è ricominciare per le famiglie come quella di Luca, per le tante attività, per i cittadini e studenti”.