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in collaborazione con Zaffiria

La scuola dal megafono. Un progetto dell'IC Centro Storico

In foto: un passato progetto dell'IC Centro Storico con il centro Zaffiria
un passato progetto dell'IC Centro Storico con il centro Zaffiria
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 apr 2020 13:52 ~ ultimo agg. 16:49
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Non arrendersi neppure in questo tempo drammatico. E’ quello che stanno facendo tanti insegnanti, educatori che si sono inventati mille modi per stare vicini ai loro alunni. Non per tutti e non sempre sono utilizzabili le piattaforme on-line, ecco allora che le scuole Ferrari e Gambalunga, nel centro storico di Rimini, in collaborazione con il centro Zaffiria si sono inventate “Gugù – Scuola comunitaria tra un megafono e una finestra”. Ogni giorno da sabato alle 13 gli altoparlanti del ristorante Artrov trasmetteranno una traccia audio con le voci dei bimbi e delle maestre e i bimbi, visto che il locale è un po’ al centro del quariere potranno affacciarsi dal balcone per ascoltare questa suggestiva esperienza educativa. A raccontare il progetto è Alessandra Falconi, responsabile Zaffiria.

Nasce in un quartiere multietnico di Rimini in cui la scuola ha un ruolo fondamentale nel cucire relazioni tra le persone. Tante famiglie sono di origine bangla, cinese e arabofona. Spesso mancano i dispositivi per seguire la didattica online. Ogni giorno, per 50 giorni, grazie agli altoparlanti del ristorante del quartiere (Artrov) alle 13 viene mandata in onda una traccia audio composta dalle voci dei bambini, delle bambine e delle maestre. Ma anche della musica che stavamo costruendo insieme grazie al progetto E se diventi farfalla: Trunkerumpampumpera, spettacolo musicale della Garilli Sounds project è nato a scuola, da un lavoro collettivo e collaborativo e ora ci aiuta a tenere fili sciolti pronti per nuove tessiture. A mano a mano, le tracce saranno composte anche da piccoli indovinelli, inizi di filastrocche da mandare a memoria, osservazioni del cielo per micro progetti di scienze. Le tracce audio nello spazio pubblico saranno in dialogo virtuale anche con le piattaforme classroom delle maestre: li i bambini potranno proseguire le attività lanciate “on-air”, discuterle con le maestre e tra compagni. E anche proporne di nuove: i genitori saranno invitati a usare un numero di whatsapp per brevi messaggi vocali (massimo 15 parole) in cui i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia e della scuola primaria possono raccontare qualsiasi cosa. La cura delle tracce audio è di Elisabetta Garilli, affermata musicista e esperta di musica per l’infanzia. Alle 13 di ogni giorno le finestre delle case saranno aperte e le voci dei bambini entreranno nelle stanze. La nonna che prepara il pasto, il papà affacciato al terrazzo, i bambini “con le gambe spenzoloni” (i nostri giocano anche così) saranno lì insieme a vivere qualcosa che sta tra una scuola comunitaria e un’installazione di arte sonora partecipata“.