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Agricoltura Ambiente

Il moscato Loazzolo DOC nell’oasi WWF

di Francesca Magnoni   
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ven 3 apr 2020 10:28 ~ ultimo agg. 10:32
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DOVE CI PORTA NEW FARMERS

La sesta puntata di New Farmers, il viaggio alla scoperta delle storie dei nuovi agricoltori, ci porta a Loazzolo, nella Langa astigiana per conoscere la più piccola DOC italiana, quella del Moscato passito a vendemmia tardiva, in un paesaggio unico dove la mano dell’uomo ha contribuito a creare un territorio riconosciuto anche dall’UNESCO come patrimonio da tutelare e valorizzare, proprio legato ai filari che si estendono a perdita d’occhio sulle colline scoscese.

L’AZIENDA VINICOLA NELL’OASI WWF

Nel piccolo comune in provincia di Asti, conosciamo Giovanni Scaglione, 54 anni, che da otto generazioni conduce una piccola azienda che produce questo delizioso nettare a Forteto della Luja, un’Oasi WWF.  Nei suoi 18 ettari di terreno, di cui 10 coltivati biologicamente a vigneto, coltiva uve moscato e pinot nero oltre a seguire anche la vinificazione e la vendita diretta di vino, ma soprattutto, con il suo lavoro, contribuisce al mantenimento della biodiversità in un territorio del tutto unico. Qui infatti c’è la seconda particolarità della sua storia: per le tante varierà di orchidee e farfalle che si trovano nei terreni aziendali e tutto attorno, Forteto della Luja ha ottenuto questo riconoscimento dal WWF, ovvero si tratta di un’area naturale che presenta un habitat di particolare interesse floristico e faunistico legato alla attenta gestione dei terreni, dove tutte le attività sono svolte esclusivamente a mano e le vigne che hanno anche fino a 80 anni, sono ancora produttive, perchè curate con estrema tutela e attenzione.

LA PUNTATA di NEW FARMERS