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I dati del SUAP

A Riccione gli (e le) stagionali chiedono il lavoro agricolo

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 30 apr 2020 17:05 ~ ultimo agg. 17:05
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 Sono già 140 a Riccione i nominativi di lavoratori stagionali nel settore turistico che si sono candidati a lavorare per aziende agricole del territorio. I nominativi sono stati raccolti dall’ufficio Sportello Unico della attività produttive (Suap) del Comune di Riccione: tra questi ci sono bariste di locali in spiaggia e discoteche, madri di famiglia, istruttori di palestre, commesse, pizzaioli e camerieri, molte e variegate le richieste di impiego nel settore agricolo.

I nominativi sono stati sistemati in elenchi che ogni settimana vengono inoltrati alle associazione del settore agricolo, tra cui Confagricoltura, le quali poi provvedono all’inserimento in una piattaforma informatica dove le aziende si accreditano per contattare la manodopera. I dati raccolti dal Suap di Riccione, sono nome e cognome, i recapiti e una sommaria descrizione dell’attività lavorativa precedentemente svolta. Sui 35 anni, almeno una decina di stagioni lavorate in hotel, bar e ristoranti, l’identikit del lavoratore tipo che si è candidato per  l’agricoltura. Al fianco di diversi studenti, tra i 20 e 23 anni, o di giovani bariste dei locali che hanno inviato la candidatura per un’esperienza alternativa di lavoro, anche molti padri di famiglia, con figli piccoli disoccupati e senza sussidio. Diverse anche le domande dal mondo dello sport, istruttori e allenatori di palestre. Le donne sono leggermente inferiori di numero, e provengono perlopiù dal settore alberghiero qualcuna anche con 20 anni di esperienza nelle cucine. Diversi gli stranieri e i residenti nei comuni limitrofi.

“Quando abbiamo lanciato questa iniziativa un paio di settimane fa – spiega l’assessore alle Attività Economiche, Elena Raffaellieravamo sicuri della necessità di mettere in contatto due realtà, quella dei lavoratori stagionali che cercano un impiego e il mondo delle aziende agricole che ha bisogno di manodopera. Il successo della nostra iniziativa ci fa capire che eravamo nel giusto vista la grande eco anche a livello nazionale. Siamo certi che sia doveroso adoperarsi in tutti i modi per offrire ai cittadini una possibilità di impiego, un’alternativa per lavorare”.