Un giro per i bisogni dei bambini
Ci rendiamo conto dell’immensa difficoltà in cui si trovano le istituzioni, delle quotidiane sfide, dei numeri terribili e della frustrazione di intere famiglie.
Abbiamo paura e la paura, sentimento primordiale, ci aiuta a prendere decisioni veloci e funzionali alla sopravvivenza del momento. Poi però, quando le settimane scorrono, non possiamo più accartocciarci sotto la spinta della paura e dobbiamo razionalizzare, dobbiamo ricordarci che le generalizzazioni non fanno bene a nessuno e pensare ai più fragili: i senza fissa dimora, le donne vittime di violenza e i bambini maltrattati, a chi non riceve lo stipendio da troppo e a chi ha bambini con bisogni speciali.
Proprio per la vostra estrema sensibilità, dimostrata in questi ultimi giorni, con dei provvedimenti in favore di queste categorie, vi chiediamo di fare un altro passo: ricordatevi di tutti i bambini!
Sono chiusi nelle loro case già da tante settimane. Alcuni vivono in spazi piccoli e senza possibilità di sfoghi esterni. Sanno che qualcosa non va, molti di noi hanno tentato di spiegare ma nonostante l’estrema comprensione dimostrata, non possono continuare a vivere senza aria, luce e movimento e siamo preoccupat* per gli effetti che questa reclusione avrà su di loro.
Cominciamo a vedere i loro occhi spegnersi, alcuni di noi non sanno più come rassicurarli perchè il tempo procede lentamente e la percezione che ne hanno i bambini è ancor più dilatata.
Quindi vi chiediamo, possiamo trovare una soluzione congiunta?
Siamo genitori e cittadini coscienti e collaborativi, non vogliamo venire meno alle regole, vogliamo soltanto portarli fuori, farli passeggiare qualche minuto, far loro prendere sole e respirare aria.
Se ci pensate, il mondo che gli stiamo consegnando è già talmente orribile che non possiamo continuare a negargli ancora per molto queste cose, piccole per la collettività, se ben gestite, ma enormi per loro.
Permetteteci di portarli a fare una piccola passeggiata nel raggio dei 200 metri da casa, come già possiamo fare con i nostri cani, rispettando le distanze, senza assembramenti, con un solo genitore, secondo un protocollo specifico.
Vi chiediamo di non ignorarci e di ascoltarci.
Parliamo per loro perchè non possono farlo da soli, cerchiamo di tutelarli.
Vorremmo così stimolare un dialogo costruttivo coscienti del fatto che il periodo si stia delineando molto più lungo e complicato del previsto.