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operazione dei carabinieri

Spaccio sulla strada tra Misano e Bergamo. Arrestati in tre

In foto: una pattuglia dei carabinieri
una pattuglia dei carabinieri
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 27 mar 2020 13:01 ~ ultimo agg. 16:35
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Un’operazione contro lo spaccio di droga tra la provincia di Rimini e quella di Bergamo, già unite dal dramma di essere territori fortemente colpiti dal coronavirus. A finire in manette e attualmente agli arresti domiciliari, sono tre bergamaschi, due coniugi, di 50 e 56 anni ,residenti a Chignola d’Isola un piccolo comune della provincia lombarda e un altro 56enne residente a Misano Adriatico. Le indagini, portate avanti dai carabinieri della stazione di Misano, erano partite nel febbraio 2019 e si erano concentrate sul “misanese”, sorpreso a spacciare quattro flaconi di metadone ad un tossicodipendente del luogo. Pur sottoposto ai domiciliari un paio di giorni dopo l’esecuzione del provvedimento il 56 enne era tornato in azione, vendendo hascisc a due giovani del luogo nel suo appartamento.

Da li è partita un’indagine con cui i carabinieri hanno cercato di ricostruire la filiera dell’approvvigionamento dello spacciatore e che li ha portati sulla strada che conduce a Bergamo, dove il 56enne aveva mantenuto diversi contatti.  In particolare con la coppia di coniugi, lui muratore e lei disoccupata entrambi con precedenti, che avevano fatto del traffico di sostanze stupefacenti la loro principali attività. E per rendere ancor più redditizio il business rifornivano di hascisc l’amico residente a Misano, il quale provvedeva poi a spacciare  lungo la riviera. Purtroppo si è scoperto che la coppia non si faceva scrupoli a spacciare anche in presenza della figlia minore.

Ieri i carabinieri hanno dato esecuzione ai provvedimenti di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti dei tre. Coadiuvati nelle fasi esecutive dai militari della Compagnia di Treviglio (BG), gli investigatori misanesi hanno così raccolto i frutti di un’indagine durata oltre un anno e che ha visto deferire all’Autorità giudiziaria di Rimini ben 8 persone, tutte ritenute a vario titolo responsabili del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli altri 5 indagati attendono a piede libero lo sviluppo della vicenda processuale.

Numerose le cessioni documentate e numerosi gli elementi raccolti a carico dei tre principali indagati, tutti titolari di autonome attività di spaccio, in concorso nel caso dei coniugi bergamaschi.