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Anticipi di fondi già previsti

Fondi a enti locali. Ciotti: "speriamo sia solo prima tranche"

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 29 mar 2020 09:36 ~ ultimo agg. 09:53
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Iniziative di sostegno, quelli annunciate da Conte, che da una parte anticipano fondi già previsti e dall’altra non aggiungono risorse significative se rapportate ai singoli comuni. Lo precisa il sindaco di Morciano Giorgio Ciotti con un post su Facebook: “La notizia è che lo Stato darà ai comuni oltre 4 miliardi di euro. Vero. Ma tale cifra è un anticipo ai comuni di quanto già previsto a dicembre con la legge si stabilità. È il cosiddetto fondo perequativo ovvero un contributo statale annuale utile al pagamento dei servizi comunali, le bollette, gli stipendi, i servizi scolastici, ecc. Molti sono i comuni, come Morciano, che hanno sospeso i pagamenti quali pubblicità, suolo pubblico, Imu, tari, interrotto le rateizzazioni di precedenti tributi, restituito rette. Soldi insomma che non entreranno nei tempi previsti con il rischio di portare il conto corrente in rosso. L’anticipazione di quanto già dovuto dallo Stato metterà in condizione i comuni di avere le risorse per pagare gli stipendi, le bollette, i servizi generali. Sono invece somme aggiuntive vere i 400 milioni che la protezione civile distribuisce ai comuni sulla base della popolazione e dell’indice di povertà locale. Per Morciano di Romagna saranno circa 35.000 euro. Veramente una miseria se si considera l’immensità della difficoltà del momento. Speriamo sia solo una prima tranche. Ma una certezza la voglio dare. Morciano farà a meno di tutto ciò che è superfluo per rispondere ai bisogni delle famiglie in difficoltà. Un pezzetto lo abbiamo già fatto con un contributo urgente alla Caritas per le necessità alimentari di alcune famiglie verificatesi in questi giorni. Nelle prossime settimane faremo quello che sarà necessario. Nessuno si senta in ansia. Il comune c’è e darà la mano che serve. Forza Morciano”.

Il deputato romagnolo della Lega Jacopo Morrone spiega: “I 4,3 miliardi disposti sul fondo di solidarietà dei Comuni non sono risorse aggiuntive, ma un semplice anticipo di quanto già previste a favore dei Comuni per garantire servizi di cui il cittadino fruisce normalmente, quindi non un euro si potrà utilizzare per sostenere nuovi bisogni dettati dall’emergenza. Neppure l’aggiunta di 400 milioni potrà dare sollievo alle famiglie. Una cifra irrisoria se la pensiamo destinata a 8.000 Comuni italiani con il vincolo di indirizzarlo a persone in stato di povertà per fare la spesa”.