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Raddoppio di casi, l’Ausl chiarisce: “Dato atteso”

la sede Ausl a Rimini

Trentacinque casi in più rispetto a ieri, 68 in totale in provincia di Rimini. Un dato che letto così allarma, ma l’Ausl chiarisce che era “atteso, dal punto di vista epidemiologico” e che riguarda “le ultime 36 ore”. Al riguardo, l’azienda sanitaria locale specifica che la ricerca attiva dei casi viene effettuata attraverso il tampone per tutti i pazienti i quali, dal punto di vista clinico, presentano un fondato sospetto di positività: “Questa procedura è mirata alla tutela della sicurezza dei pazienti e dei cittadini e al contenimento della malattia”.

I 35 nuovi casi di positività si riferiscono a 24 pazienti maschi e a 11 donne, tutti di età compresa tra i 30 e gli 86 anni. Di questi pazienti 26 sono a casa in isolamento volontario domiciliare poiché senza sintomi o con sintomi lievi e 9 sono stati ricoverati in ospedale, sebbene con sintomi non gravi. Al momento le persone ricoverate in ospedale positive al coronavirus sono 19. Sono 9 i pazienti che, dal 25 febbraio, sono stati ricoverati in ospedale e poi dimessi. In totale sono circa 500 le persone in quarantena in provincia.

E si guarda anche al pesarese, che ha cento casi accertati. Nella conferenza del pomeriggio il commissario regionale Sergio Venturi ha sottolineato la necessità che si collabori tra la provincia di Rimini e quella di Pesaro-Urbino, “perché sono territori assolutamente permeabili. Bisogna concertare con le Marche misure di contenimento”.