Quaresima di carità: per sostenere i più poveri, la mensa, gli anziani soli
I Quaranta giorni della Quaresima che conducono alla settimana santa sono “un entrare nel deserto del creato per farlo tornare ad essere quel giardino della comunione con Dio che era prima del peccato delle origini”. Le proposte che da sempre fa la chiesa ai credenti sono: digiuno, elemosina e preghiera. La Caritas diocesana propone quest’anno la “Quaresima di carità”.
Ogni giorno, infatti, aumentano le persone che si rivolgono alla Caritas per chiedere aiuto. In sole 2 settimane di emergenza, alla mensa i numeri sono passati da 70 a 120 persone circa, mentre il “giro nonni” è aumentato da 30 a oltre 60 anziani soli. Il giro mattutino per il ritiro dell’invenduto o delle cose in scadenza, con le attività economiche chiuse, si è ridotto al lumicino. Il costo dei generi alimentari e il consumo di benzina sta naturalmente aumentando. Caritas Diocesana deve, inoltre, provvedere all’acquisto di mascherine, introvabili, e del materiale per disinfettare e disinfettarsi.
“Questo lievitare di costi e il perdurare di questa situazione preoccupa veramente molto – spiega il direttore della Caritas Mario Galasso -. Chi è solo, non può esserlo ancora di più in questo momento. Considerata l’emergenza che si sta attraversando, si propone, dunque, l’aiuto alla Caritas Diocesana come Opera di Carità della Quaresima della diocesi.
La raccolta fondi servirà per acquistare: generi alimentari e dispositivi di protezione”
Le offerte possono essere versate sul conto:
IT 21 T 06230 24206 000043130436
intestato a Caritas Rimini – ODV presso Crédit Agricole
Le offerte sono detraibili dalle tasse.