Multa da capogiro per due riminesi: la scusa della contabilità in notturna non regge
Hanno tentato di sfruttare il motivo di lavoro per giustificare un’uscita notturna, ma la scusa della contabilità in azienda non è passata e per marito e moglie è scattata una multa da capogiro. E’ il caso di un 48enne riminese che insieme alla moglie 45enne, ieri intorno alle 23, è stato intercettato sulla provinciale che porta a San Leo. Ai carabinieri della Compagnia di Novafeltria, diretta dal comandante Carmelo Carraffa, l’imprenditore ha spiegato: “Sto andando nella mia azienda a Montecopiolo, devo chiudere la contabilità”. Stante l’orario, però, la scusa non ha retto e i militari hanno compilato un bel verbale da 533 euro sia a lui che alla moglie. Infatti, se il mancato rispetto delle misure anticontagio avviene mediante l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni sono aumentate fino a un terzo.
Utilizzare il proprio cane per eludere le norme anticontagio resta uno degli escamotage più ricorrenti. Chiedere ad un 52enne di Novafeltria che ieri mattina è stato fermato dai carabinieri nel comune di Maiolo mentre portava a spasso l’animale. Una passeggiata a suo dire consentita. Non per i militari, che lo hanno sanzionato di 400 euro per essersi allontanato troppo dalla sua abitazione. La distanza massima consentita, infatti, è 2-300 metri e non tre chilometri come nel suo caso.
In totale sono sei le persone sanzionate ieri dai carabinieri di Novafeltria. Per i trasgressori c’è una magra consolazione, quella dello sconto sulla multa: se viene pagata entro 30 giorni, l’importo complessivo verrà decurtato del 30 per cento.