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Coronavirus, a Rimini scattano i controlli con i droni

Si va via via adeguando alle esigenze che la difficile situazione del momento richiede il comportamento dei riminesi che nei fatti, col rispetto sostanziale delle disposizioni governative e regionali per il contrasto alla diffusione del Covid-19, dimostrano di aver compreso come sia necessario un comportamento omogeneo di tutta la comunità.

La fotografia di un lungomare completamente deserto nel pomeriggio di ieri – che si affianca a un dato di denunce in calo –  è un segno importante a conferma che, dopo i primi momenti di incertezza e sottovalutazione dell’evolversi del pericolo Covid-19, i riminesi hanno adeguato i propri comportamenti e riorganizzato la propria quotidianità. Anche se ancora c’è più di qualcuno che tenta di aggirare le norme anticontagio.

La lotta al coronavirus non si esaurirà in un giorno e i controlli continueranno incessanti. Così, a partire dai prossimi giorni, la polizia Locale di Rimini raccoglierà l’occasione offerta da Enac sulla possibilità di uso dei droni nel controllo delle città, usufruendo delle potenzialità tecniche dei piccoli aerei a pilotaggio remoto per controllare dall’alto le strade e i grandi spazi.

“Un impegno a tuttotondo – è il commento del comandante della polizia locale riminese Andrea Rossiche non potremmo mettere in campo se non ci fosse la convinta adesione di tutto il personale che, con abnegazione e
senza risparmiarsi, si sta prodigando sulla strada quotidianamente. A tutti loro, ufficiali, sottoufficiali, agenti, personale amministrativo, un grazie sentito anche a nome di tutta l’amministrazione per questo loro impegno e
coraggio che li vede costantemente in prima linea”.