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Servono nuove assunzioni

CGIL: investire ora sulla sanità per fronteggiare l'emergenza

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 14 mar 2020 15:46 ~ ultimo agg. 21:45
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Investire di più sui servizi sanitari e sugli operatori per prevenire le conseguenze economiche e sociali legate all’emergenza sanitaria del Coronavirus. È quello che affermano la Fp Cgil e la Fp Cgil Medici e dirigenti Servizio Sanitario dell’Ausl Romagna. Secondo il sindacato “servono subito medici e infermieri, così come una maggiore distribuzione dei dispositivi di protezione individuale. Serve una maggiore integrazione tra la medicina generale e quella ospedaliera per garantire una migliore presa in carico e gestione dei pazienti più fragili che necessitano di un’assistenza continua domiciliare e ospedaliera. I Pronto Soccorso, le Unità operative degli ospedali e del territorio, i servizi di prevenzione sono in prima linea ad affrontare l’emergenza, con immani sacrifici da parte degli operatori sanitari e tecnici. Sono all’ordine del giorno i contatti al sindacato per chiedere specifiche, per avere tutele nel lavoro.
La Cgil chiede di mettere in campo tutto quanto possibile, anche incentivi che non sono contemplati nei CCNL di riferimento. Necessario, secondo il sindacato, anche un piano di assunzioni urgente. “Gli ospedali di Lugo e Riccione, deputati in Romagna ad essere dedicati esclusivamente ai casi accertati di covid 19 – spiega la Cgil – devono essere dotati di un numero adeguato di risorse umane e tecnologiche”. “Le misure più efficaci nel tempo devono essere quelle correlate all’isolamento – prosegue la nota –, proteggendo gli operatori sanitari, valutando anche la chiusura dei servizi non indispensabili (senza andare a sovraccaricare i pronto soccorso) per favorire risultati più soddisfacenti rispetto alla battaglia contro il Coronavirus”.
All’Azienda Sanitaria della Romagna il sindacato chiede “risposte in tempi rapidi, potenziamento delle dotazioni di personale e un rifornimento costante e capillare di dispositivi di protezione individuali adatti a fronteggiare l’emergenza, sapendo che il problema del reperimento dei Dpi idonei è un problema di carattere nazionale, che andrebbe trattato soprattutto in termini di produzione nazionale.