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Cartellino rosso al coronavirus

Cartellino rosso

Al corona virus. Tranquilli non ci uniamo ai tanti commentatori del “so tutto mi” della tastiera. Da cronisti di sport parliamo solo di sport. E lo facciamo nel sottolineare quanto ci manca. In tutti i sensi e in tutte le categorie: dai praticanti professionisti, dilettanti, amatori, ai tifosi, ai curiosi che si affacciano allo sport solo quando festeggiano con gli altri una promozione cittadina, un titolo nazionale, un campionato del mondo.

Da domenica i campionati si disputeranno a porte chiuse. Una scelta che è stata fatta per consentire una certa regolarità per poter arrivare fino in fondo, così come dettano i vari calendari.

Altri sport dovranno segnare il passo. A risentirne maggiormente sarà l’atletica leggera con l’annullamento di tante maratone cittadine e il ciclismo con la cancellazione della Milano-Sanremo e probabilmente del Giro d’Italia.

La speranza forte è quella che il Corona si arrenda prima possibile per ritornare alla normalità: i tifosi negli stadi e palazzetti, i fedeli in chiesa, gli alunni a scuola.

Vogliamo tornare ad esultare, ad abbracciarci, a darci il cinque: per gioire quando la palla va in rete o a canestro, quando si vince un set, quando si va in meta.

Quel giorno arriverà. Di questo siamo tutti convinti. Intano teniamo duro.

Beppe Autuori