Indietro
menu
si lavora ancora al testo definitivo

Bonaccini su Dpcm: alcune parti di dubbia interpretazione

In foto: Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 7 mar 2020 22:46 ~ ultimo agg. 8 mar 10:44
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Dubbi interpretativi e la necessità di arrivare a soluzioni coerenti che richiedono ancora qualche ora di lavoro. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini condivide su facebbok alcune valutazioni sul Dpcm, arrivato in bozza dal Ministero della Salute solo poche ore fa.

Abbiamo ricevuto solo tre ore fa dal Ministero della Salute  – scrive il presidente Bonaccini – la bozza dei due nuovi Dpcm con le misure ulteriormente restrittive anti-Coronavirus. Talune di queste prefigurano agli occhi di molti la possibile introduzione di una grande “zona rossa”, estesa dalla Lombardia a diverse province dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Piemonte e delle Marche. Non è propriamente così, ma alcune parti del provvedimento possono risultare di dubbia interpretazione e domani di difficile applicazione. C’è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo. Ben comprendendo che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l’obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale. Per queste ragioni ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise.

Cautela è stata espressa anche dal presidente della Provincia Riziero Santi, con un post su facebook:

Cari cittadini serata complicata, la bozza del Decreto Ministeriale getta noi amministratori nella preoccupazione rispetto alle ricadute di un provvedimento che dovesse blindate ogni attività nel nostro territorio. È in corso un confronto Regione Governo e FINO A DOMANI NULLA E’ CERTO. Noi ci stiamo facendo carico delle mille domande che cittadini, commercianti, operatori turistici, imprenditori ci stanno ponendo. Siamo consapevoli della gravità del momento che stiamo vivendo e della necessità di fare uno sforzo collettivo per riuscire a contentere la minaccia del contagio del Covid19, ma siamo altrettanto consapevoli del riverbero sulla vita di ciascuno e sui sacrifici che ci vengono chiesti.
Abbiamo a cuore le nostre comunità e ogni decisione che prenderemo sarà dettata anzitutto dal bene per i nostri concittadini.
La bozza che ormai circola tra la gente rappresenta una base di discussione, non un punto di arrivo, e queste ore servono proprio a darne compiutezza. Siamo certi che nella giornata di domani avremo le risposte che in tanti attendono, nel frattempo invito tutti alla riflessione e alla calma, perché abbiamo già vissuto le conseguenze di certe fughe in avanti di indiscrezioni e notizie che poi non si sono rivelate veritiere. 

Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa della Regione scrive:

In queste ore il Governo sta adottando misure ancora più restrittive per evitare il contagio da coronavirus limitando per questo anche gli spostamenti per la Lombardia e per altre 11 province italiane, piemontesi ed emiliane, tra cui #Rimini.
Servirà nei prossimi giorni sostenersi ancora di più, aiutando chi è in difficoltà e chi è solo e con grande responsabilità e con la collaborazione da parte di tutti riusciremo a combattere insieme questa emergenza. Sono giorni complessi, di spaesamento generale ma il primo pensiero va rivolto alle persone malate, alle loro famiglie, al personale sanitario e della ricerca, che stanno dando dimostrazione di grandissima professionalità e sacrificio, in uno sforzo senza precedenti. Combattiamo insieme e ne usciremo più forti di prima