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Cinque tamponi in attesa

Uno dei nuovi casi è un 16enne. Moglie e figlio del ristoratore non contagiati

In foto: repertorio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 feb 2020 18:33 ~ ultimo agg. 28 feb 14:11
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Sei contagiati nel Riminese, di cui tre solo oggi, tutti da ricondurre al ristorante di San Clemente. Si tratta di un dipendente del locale di 63 anni, che non ha sintomi e che dunque si trova in quarantena domiciliare volontaria, e di due soggetti, una donna di 80 anni ed un giovane di 16, che potrebbero aver avuto contatti indiretti con l’attività stessa o con suoi dipendenti. Questi ultimi due sono attualmente ricoverati all’Infermi, ma in condizioni buone e stabili. Per il ragazzo si sta valutando addirittura la dimissione in tempi brevi.

Ma le attenzioni di medici e tecnici del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl, coordinati dalla prefettura, si stanno concentrando su un residence di San Clemente che di recente ha ospitato operai del nord Italia che hanno frequentato anche il ristorante. Ieri sera i carabinieri di Morciano si sono recati all’interno della struttura ricettiva e si sono fatti consegnare i registri coi nominativi dei clienti che hanno alloggiato lì da fine gennaio ad oggi.

Intanto il personale dell’Ausl, in collaborazione con le forze dell’ordine, sta effettuando mirate “interviste epidemiologiche” anche ai dipendenti delle due ditte nelle quali lavorano i pazienti risultati positivi ieri sera, ovvero il 48enne di Cattolica, che saltuariamente lavora nel ristorante di San Clemente, e il riminese di 56 anni, amico del ristoratore. E mentre si attendono ancora i risultati di una nuova trance di tamponi, quelli della moglie e del figlio del ristoratore sono risultati negativi, così come quelli che riguardano due operatori sanitari. È infine ricoverato sempre nel reparto di Malattie Infettive dell’Infermi un paziente della Repubblica di San Marino di 88 anni, affetto da patologie pregresse, che ha contratto il Coronavirus. E’ il primo caso registrato sul Titano.

Sul caso del 16enne il sindaco di Morciano Giorgio Ciotti scrive su Facebook: “A seguito di febbre alta è stato condotto dai genitori all’ospedale Infermi di Rimini. Già in serata il comune ha comunicato al Prefetto la disponibilità a collaborare con l’ASL per le indagini del caso al fine di recuperare tutti i soggetti in qualche modo rapportabili al ragazzo. Lo studente è ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Rimini per febbre alta ma non è in pericolo. Non sono state comunicate al comune di Morciano le generalità del ragazzo. Ciononostante il comune rimane a disposizione dell’autorità sanitaria per la collaborazione finalizzata alla ricerca epidemiologia”.