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Memorie dalla Linea Gotica

Rossana e la guerra a Mondaino

In foto: Carri armati
Carri armati
di Cristina Gambini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 11 feb 2020 11:31 ~ ultimo agg. 12 feb 16:43
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Rossana Mazzini, classe 1934, era una dei tanti bambini che allora popolavano il borgo di Mondaino.

La sua storia è scandita dai tanti, innumerevoli traslochi: lei e la famiglia cambiarono ben 13 case in quegli anni, in cerca di un luogo sicuro e adatto a loro.

Quando la guerra arrivò si rifugiarono in campagna, prima al Monte Certosino, poi a Laureto. Qui avvenne un episodio tragico: arrivarono gli inglesi, stanchi, assetati. Mentre il cugino e lo zio del padre stavano dando loro da bere arrivarono i tedeschi e li uccisero perchè aiutavano il nemico.

Dopo questo episodio se ne andarono a Cerreto: lì scavarono un rifugio. Erano insieme ad altre due famiglie di Mondaino. Un giorno arrivò il padre, insieme ad un amico, sorreggendo un soldato tedesco gravemente ferito. Lo stesero su una imbottita: aveva la febbre alta, era stravolto, a tratti incosciente. Quando sentì chiamare a gran voce Marta, la sorella di Rossana, il soldato sussultò: delirava e pensava di rivedere la sua bambina, di cui aveva la foto con sè. Alla fine si costituì grazie al loro aiuto ma di lui non hanno mai saputo più niente.

Seppero che la guerra era finita quasi per caso: un giorno il padre tornò al rifugio dopo essere stato a Mondaino a cercare un po’ di cibo e li informò era tutto passato. Presero le poche cose che avevano con sè e tornaro a casa ma l’entusiasmo fu subito smorzato dai segni evidenti di quanto era accaduto. La loro abitazione era distrutta.

Iniziarono così nuovamente a peregrinare da una casa all’altra, passando dagli scantinati pieni di scarafaggi  e topi, al convento delle suore, a dimore temporanee.

Ma loro erano bambine e la guerra non la vedevano: avevano solo voglia di giocare.

Per fortuna lei non ha conosciuto la miseria e la fame contrariamente a tanti coetanei. Tra questi c’è proprio una sua cara amica che è arrivata al punto di dover  dividere una sardina con la sorella.

 

Guarda l’intervista a Rossana Mazzini:

 

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla costruzione e allo sfondamento della Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

“Memorie dalla Linea Gotica Orientale” è un progetto promosso dai comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo, San Clemente e Mondaino con il sostegno della Regione Emilia-Romagna (Legge per la Valorizzazione della Memoria del Novecento). Si è scelto di raccogliere le voci e le storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca per sensibilizzare e informare le nuove generazioni rispetto a quanto successe in questo territorio.

Questo progetto vuole promuovere la trasmissione e valorizzazione della memoria collettiva della comunità e dei luoghi coinvolti negli eventi bellici dell’estate/autunno 1944. Nel sito sono pubblicate le 40 interviste realizzate a testimoni diretti dei fatti svoltisi in quel periodo.

Visita il sito www.memorielineagotica.it e iscriviti al canale YouTube per rimanere aggiornato sulle storie dei ragazzi dell’estate del 1944 in Valconca