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I nodi del trasporto locale

Metromare, dipendenti, controlli sui bus. Intervista al presidente di Start

In foto: un mezzo del Metromare
un mezzo del Metromare
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 13 feb 2020 13:54 ~ ultimo agg. 16:51
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L’assemblea dei soci di Start Romagna ha approvato il piano industriale 2020/2023. Gli investimenti prioritari saranno sui mezzi ma non mancheranno novità nel rapporto, non semplice, con i dipendenti e sul tema dei controlli sui bus. Lo ha spiegato a Tempo Reale (Radio Icaro / Icaro Tv) il presidente Roberto Sacchetti che ha stilato anche un primo bilancio del Metromare che attende l’arrivo dei mezzi definitivi.

Positivo il bilancio del Metromare, in particolare nel periodo natalizio, e con nuovi picchi attesi nei prossimi mesi estivi con l’arrivo dei turisti. Lo ha detto il presidente di Start Romagna Roberto Sacchetti, ospite di Tempo Reale. Resta ancora l’incognita sulla data precisa di arrivo dei mezzi definitivi. “Da quanto ci dicono da Pmr – spiega – nel prossimo paio di mesi dovremmo avere la disponibilità dei mezzi, poi ci saranno i collaudi. Siamo in dirittura d’arrivo“. La fase di collaudo, come detto più volte dagli addetti ai lavori, presuppone la chiusura del tracciato per consentire le prove dei mezzi. E per i test potrebbero volerci almeno un paio di mesi, col rischio di arrivare alle porte della stagione estiva col Metromare non ancora in servizio. Nelle scorse settimane il presidente della provincia Santi aveva ipotizzato, in caso di ritardi, di proseguire con gli attuali mezzi sostitutivi anche per l’estate. Questo posticiperebbe quindi all’autunno il collaudo.

Intanto Start, che in attesa del bando continua a gestire il trasporto pubblico in regime di proroga, mette sul piatto investimenti per 83milioni di euro tra 2020 e 2023. 40 saranno usati per l’acquisto di 160 nuovi bus, prevalentemente a metano, 63 già nell’anno in corso. C’è poi la questione dipendenti: sabato è previsto uno sciopero di 24 ore nel bacino riminese. La protesta riguarda, tra l’altro, la mancata fruizione delle ferie e la vivibilità dei turni di lavoro. “Abbiamo alcune situazioni complicate – ammette Sacchetti – ma stiamo cercando di risolverle. Il primo passaggio è un maggior confronto e ascolto dei dipendenti. Il piano prevede proprio una migliore struttura  in questo senso per creare un rapporto più stretto tra azienda e lavoratori

Ci sono poi i cosiddetti “portoghesi”, vale a dire chi non paga il biglietto. Lo scorso anno nel bacino romagnolo sono state elevate sanzioni per circa un milione. Al momento del servizio di controllo si occupa una società esterna ma l’intenzione dell’azienda è quella di reinternalizzarlo. “Lo faremo recuperando i dipendenti che non risultano più idonei alla guida – spiega il presidente – e vogliamo chiedere loro un maggior dialogo con le persone prima che si arrivi al punto di doverle multare perché non hanno il biglietto. Fermo restando che fare finta di niente sarebbe iniquo nei confronti di chi invece il biglietto lo ha acquistato e obliterato.