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Indagini dei Carabinieri

Il ristorante di San Clemente crocevia dei contagi

In foto: l'ingresso del ristorante
l'ingresso del ristorante
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 26 feb 2020 21:45 ~ ultimo agg. 27 feb 14:51
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Il comune denominatore dei tre contagiati da Coronavirus nel Riminese è il ristorante di San Clemente, di proprietà del 71enne cattolichino ricoverato da lunedì nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Infermi. Gli ultimi due infetti sono un dipendente occasionale del locale (un cattolichino di 48 anni) e un amico del proprietario nonché frequentatore del ristorante (un riminese di 56 anni). Tutti e tre, quindi, sono stati lì, chi per lavoro chi per piacere. Una coincidenza preoccupante che ha messo in allarme altri clienti che di recente hanno frequentato il ristorante. Sono decine quelli che nelle ultime ore si stanno facendo avanti con le autorità sanitarie per chiedere di essere sottoposti a tampone.

Come e dove il 71enne ristoratore cattolichino abbia contratto il virus, resta il grande interrogativo. Un paio di settimane fa, una comitiva di persone proveniente dalla bassa lodigiana e dal padovano avrebbe cenato proprio lì. Sono stati loro ad infettare il titolare? Molto complicato stabilirlo, anche perché risalire al gruppo di clienti in questione non sarà affatto semplice.

La scorsa settimana, invece, alcuni operai provenienti dal nord Italia, che hanno lavorato nell’area artigianale di San Clemente e alloggiato in un residence della zona, avrebbero fatto tappa fissa per cena sempre nel ristorante del 71enne, ora chiuso su disposizione del sindaco Mirna Cecchini. Nessuno di loro, però, almeno al momento, presenterebbe sintomi ricollegabili al coronavirus.

Lo aveva detto oggi pomeriggio in conferenza stampa l’assessore regionale Venturi: questa pista è al vaglio delle autorità sanitarie e delle forze dell’ordine. “Una possibile relazione da verificare, ma che sarebbe per noi di grande rilievo”.
E mentre i carabinieri di Cattolica e Morciano, coordinati dalla Compagnia di Riccione, continuano a ricostruire la rete di contatti del primo contagiato (il ristoratore di 71 anni) e degli ultimi due (il dipendente e l’amico-cliente), si attendono con ansia i risultati dei 13 tamponi mancanti, quelli effettuati su altrettante persone entrate in contatto con il 71enne.