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Misano

Area Bandieri. Le associazioni di categoria contro il polo commerciale

In foto: i rappresentanti di categoria
i rappresentanti di categoria
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 4 feb 2020 14:33 ~ ultimo agg. 14:41
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Confcommercio, Confesercenti, CNA, Federmoda tutte unite per dire no al polo commerciale previsto nell’area Bandieri di Misano. Come è noto scade il prossimo 8 febbraio la proroga concessa da Comune di Misano Adriatico e Provincia Rimini per la chiusura della conferenza dei servizi cittadina destinata a ratificare l’accordo di programma di variante urbanistica.

Secondo i rappresentanti delle associazioni, ieri riuniti a Cattolica la nascita di un nuova area commerciale di 32mila metri quadri rappresenta solo “una nuova e inutile ferita ambientale e urbanistica. L’ennesima colata di cemento, nociva per ambiente e paesaggio, destinata a creare un’ulteriore aumento del traffico automobilistico. Soprattutto, priva di alcuna positiva ricaduta economica e occupazionale per il territorio e i suoi cittadini“. Tra Savignano, Pesaro, San Marino sono già operativi più di 10 Ipermercati.

Le associazioni citano dati statistici della Confcommercio secondo cui per ogni nuovo assunto in un Iper si perdono 4/5 posti di lavoro nei negozi o nelle attività di vicinato. Il tutto in un Paese dove negli ultimi 5 anni hanno chiuso il 15% dei negozi dei centri storici e la bellezza più di 650 mila sono sfitti: saracinesche abbassate. Nella sola provincia di Rimini negli ultimi 7 anni hanno chiuso 1.666 attività commerciali.

Nessuno vuole entrare nell’esercito dei “nimby” o del no a priori, però una riflessione e un confronto immediato e urgente tra cittadini, operatori di settore, associazioni e amministrazioni va fatta. Si comprende che per l’amministrazione comunale il via ai lavori, rappresenti l’opportunità di utilizzare compensazioni e oneri di urbanizzazione, per la realizzazione di interventi urbanistici (bretelle, sottopassi, rotonde etc) altrimenti troppo onerose per il bilancio comunale, ma la strada giusta per affrontare questi temi rimane però un’altra. Interlocuzione e richiesta finanziamenti a Regione, Provincia, eventuali fondi UE”.

Confcommercio, Confesercenti, CNA, Federmoda, chiedono un immediato incontro con amministrazione comunale di Misano Adriatico e gli organi competenti della Provincia di Rimini.