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Locale chiuso

America Graffiti. I gestori: "dipendenti a casa e insegne coperte come 10 anni fa"

In foto: sulla porta la scritta "Chiuso per cessata attività"
sulla porta la scritta
di Redazione   
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dom 16 feb 2020 10:12
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Era “spento e chiuso” dieci anni fa e oggi è tornato ad esserlo. A dirlo, in una nota, sono i gestori dell’America Graffiti (la società Nettuno 2010 srl) che ripercorrono nuovamente le recenti vicende che hanno portato alla chiusura del locale di piazzale Kennedy che dava lavoro a 23 persone (45 nel periodo estivo). L’azienda, per decisione del Tribunale, è infatti tornata in mano ai concessionari, i fratelli Parmeggiani. “A loro – dicono dalla Nettuno 2010 – spetta il canone demaniale. Circa 145 mila all’anno. A loro noi versiamo il canone di locazione di circa 155 mila. Sembra poca differenza ma è necessario considerare che noi abbiamo investito oltre un milione di Euro per portarlo alla rinascita con loro partecipazione per meno di un terzo”. Il problema secondo i gestori è che in questi dieci anni i concessionari (che gestiscono a loro volta la spiaggia e il chiosco bar) del 1.550.000 euro incassato hanno versato al demanio solo “in minima parte e per alcuni anni”. “L’agenzia delle entrate – prosegue la società Nettuno 2010 –, non riscuotendo da loro il canone, pignora il nostro affitto impedendoci così di pagare loro, come sempre regolarmente fatto per dieci anni.” E così i concessionari “chiedono la riconsegna d’urgenza” e “infine la ottengono“. “Chiuse le porte, insegne coperte, luci spente, dipendenti a casa” conclude malinconicamente la nota – “esattamente ciò che trovammo al nostro ingresso, prima di aver investito e versato oltre due milioni e mezzo“.