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martedì 16 aprile 2024
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Il pregara

Sudtirol-Rimini, la vigilia del tecnico Giovanni Colella

In foto: Giovanni Colella
Giovanni Colella
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 18 gen 2020 11:50 ~ ultimo agg. 19 gen 14:35
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Conquistati i primi tre punti sulla panchina del Rimini, domenica scorsa contro la Feralpisalò, il tecnico Giovanni Colella deve affrontare ora un trittico di partite particolarmente impegnativo, che inizierà domani (domenica, calcio d’inizio alle ore 15:00) con la sfida nella tana del Sudtirol dell’ex Rimini Paolo Bravo (direttore sportivo dei bolzanini) per proseguire con il recupero della prima di ritorno ad Imola (mercoledì 22 gennaio ore 18:30) e concludersi con la gara casalinga con la capolista Vicenza (sua ex squadra) di domenica 26 (ore 17:30).

Contro il Sudtirol (36 punti in classifica contro i 15 del Rimini) il condottiero dei romagnoli ritrova Palma, che ha scontato la squalifica, e ha un Ambrosini in più (mentre l’altro neoacquisto, Remedi, deve scontare un altro turno di stop). Assenti gli acciaccati Ferrani e Candido.

La vigilia del tecnico Giovanni Colella.

Adesso ha un ventaglio più ampio di scelte. “È vero, è anche vero che è una vigilia con tre partite in una settimana. Sicuramente adesso la squadra è quasi completa e comunque ha una ricchezza di scelte che prima non aveva”.

Soddisfatto del mercato? “Tutte le cose che sono state fatte sono state condivise, quindi sono soddisfatto”.

Con tre punti in più in classifica si lavora con più tranquillità, anche se la classifica rimane complicata? “Secondo me i risultati sono sempre conseguenza di un lavoro, quando hai continuità di prestazione il risultato prima o poi arriva, dopo bisogna fortemente volerlo, non è che cada dal cielo. Le prestazioni erano sempre state discrete. Anzi forse abbiamo raccolto nella partita in cui abbiamo fatto meno, se dobbiamo essere sinceri”.

Cosa pensa dell’avversario di domani? “Il Sudtirol è una squadra che ha i suoi valori, come tutti, secondo me finora li ha espressi in pieno, però anche loro hanno i loro punti forti e i loro punti deboli. Io dico sempre che  bisogna avere grande rispetto degli avversari, però andiamo lì a fare la solita partita, non è che ci cambia essere in trasferta o in casa, contro il Sudtirol o il Feralpi o l’Imolese stessa, non potrei definire una partita di queste più facile o più difficile”.

Sarà un Sudtirol senza Morosini. “È inutile pensare che perdere un uomo che ha fatto otto gol nel girone d’andata, più altri cinque o sei assist, e che batteva anche i falli laterali non conti. Però è anche vero che oltre ai vantaggi, perché è un giocatore molto forte, portava anche pecche alla squadra perché magari in alcune fasi di non possesso non era magari così preciso, invece adesso schiereranno giocatori che potrebbero avere meno variabili positive dal punto di vista offensivo ma qualcuna in più dal punto di vista dell’equilibrio. Non si può mai dire quando cambia un giocatore cosa succederà, vedremo domani. Io li ho visti molto equilibrati, molto aggressivi, molto solidi, con grande qualità anche nella partita col Carpi, nella quale Morosini non c’era già. Mi aspetto una partita difficile, ma ripeto non è che sia più difficile con il Sudtirol o l’Imolese, sono tutte difficili”.

Il Rimini non vince in trasferta da una vita. “Se facessimo quindici vittorie in casa e zero in trasferta andrei al mare lo stesso a fine anno, non mi cambia la vita. Un anno ho vinto due partite in casa e dieci in trasferta, un altro anno, in serie D, ricordo che vincevamo sempre in casa e non ne vincevamo una fuori. In tutte e due le occasioni abbiamo raggiunto l’obiettivo. Un conto è andare a giocare a Vicenza davanti a 15mila persone, e ha qualcuno può dare fastidio, e un conto è giocare a Bolzano, dove hanno mille spettatori. Una variabile importante può essere il campo, se dovesse essere ghiacciato, però sarebbe ghiacciato anche per loro. Casa o trasferta in C non vedo tutta questa differenza, al sud magari è più marcata per tutta una serie di motivazioni che non stiamo qui a dare, ma qui da noi… Ci credo poco a questo casa o trasferta”.

Ci sarà turnover visti i tre impegni in otto giorni? “Non è detto che domani ci siano un sacco di cambiamenti e mercoledì no o viceversa. È una cosa che valuterò con calma, però bisogna considerare che metà di questa squadra ha giocato la prima partita domenica scorsa, quindi è impensabile che facciano domenica e mercoledì. Parlo di 90 e 90, altrimenti rischiamo di perdere qualcuno. Tra l’altro è un momento dell’anno in cui si è più soggetti a qualche fastidio. Bisogna essere molto attenti a questa cosa. È chiaro che cercherò di sfruttare di più dal punto di vista del minutaggio chi nell’ultimo mese ha lavorato con più continuità”.

Vedremo qualche novità dal punto di vista tattico con i nuovi innesti? “In futuro potrei varare un centrocampo a tre magari con una difesa a quattro. Adesso non posso perché non ho il tempo e sarebbe stupido farlo. Ho tre partite in una settimana e cambierò dal punto di vista tattico molto poco, dopo inizierò a lavorare anche su altre situazioni. Non mi piace molto improvvisare, non è che mi inventi un modulo la domenica mattina. Però adesso l’intercambiabilità di certi giocatori mi consente di pensare anche ad altre cose, rispetto a prima ho il doppio delle possibilità, perché poi Palma e Cigliano sono naturalmente delle mezzali, come lo stesso Agnello”.

Schiererà i tre under o in questo momento non è una priorità? “A me dei tre under in queste tre partite non mi può interessare di meno. Finché non ci sarà il portiere è complicato. Appeno avremo completa la batteria degli under ci sarà anche la possibilità di schierarli. Purtroppo il portiere pensavamo già di averlo qui, invece no”.

Tre gli assenti. “Sono fuori Ferrani, Rimedi e Candido. Devo decidere se far partire Ambrosini titolare domani o mercoledì, o se fargli giocare tutte e due le partite. Lì adesso non ho grandi alternative, ma tanto lui ha sempre giocato, poi i difensori centrali sono quelli che soffrono meno le due partite ravvicinate, i ruoli più usuranti sono altri. Vedrete che questa settimana più di qualcuno ci lascerà le penne. Ferrani lunedì dovrebbe rientrare in squadra, per precauzione gli abbiamo dato questi 4-5 giorni di tranquillità”.

Ma anche a livello numerico manca ancora qualcosa al Rimini? “In difesa c’è qualcosa da completare, siamo in attesa di novità. Secondo me sul mercato è stato fatto un lavoro immenso, impensabile in 20 giorni dal punto di vista delle uscite. Però abbiamo ancora qualcosa da fare. Picascia è a disposizione. Anche Messina sa fare il difensore, è un giocatore molto duttile, anche per questo abbiamo deciso di tenerlo”.

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