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Dopo il tragico incidente

Sicurezza via Emilia. Sadegholvaad: burocrazia frena interventi

In foto: L'incidente mortale @Adriapress
L'incidente mortale @Adriapress
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 16 gen 2020 13:07 ~ ultimo agg. 13:33
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Dopo l’incidente mortale di mercoledì sera (vedi notizia), interviene l’assessore alla Sicurezza del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad. Richieste per interventi mirati a limitare la velocità sono state fatte, spiega, ma sono mai state esaudite per motivazioni strettamente amministrative e normative. Un appello ad Anas (la strada è di competenza Statale) perché si possa prendere in considerazione la proposta di installare autovelox mettendo da parte, in nome della sicurezza stradale, i cavilli burocratici.


“Il tragico incidente capitato ieri sera sulla via Emilia, pur con una dinamica ancora da chiarire, pone una serie di riflessioni più generali sul tema della via Emilia, strada statale di competenza Anas ancora con troppi, gravi sinistri. La riflessione in particolare ha il sapore amaro dell’impotenza. Da tempo come Comune di Rimini abbiamo segnalato agli enti competenti come pericoloso quel tratto stradale, per il quale ci eravamo mossi chiedendo ripetutamente l’installazione di un sistema di controllo elettronico permanente della velocità. Proprio nel punto dove ieri un uomo ha perso la vita. Abbiamo reiterato la nostra richiesta agli enti competenti alla luce delle segnalazioni dei cittadini e con evidenze empiriche alla mano, forti dei risultati di monitoraggi accurati che lasciavano pochi spazi a dubbi rispetto alla necessità di prendere qualche provvedimento per scoraggiare l’eccessiva velocità su quel tratto di via Emilia (così come sulla Consolare di San Marino e la Statale 16). La richiesta formale, avanzata nelle sedi opportune trattandosi di un’arteria stradale di competenza statale, non è mai stata esaudita per motivazioni strettamente amministrative e normative, legate a distanze metriche che purtroppo non tengono conto della reale emergenza che ci troviamo ad affrontare e della reale pericolosità di quel tratto di strada, sulla quale si raggiungono velocità da autostrada e per il quale abbiamo già pagato un tributo in termine di gravi incidenti fin troppo alto.

Lungo due chilometri di strada, in un anno: basterebbe questo per mettere da parte i cavilli tecnici (legati al mancato rispetto delle distanze previste dalla legge) per decidere di intervenire nell’immediato. Per questo motivo mi appello nuovamente agli organismi competenti, da Anas per quanto riguarda l’aspetto amministrativo, alla Polizia Stradale per competenza ministeriale per l’aspetto legato ai controlli, per l’aspetto legato ai controlli sulla strada, affinché si possa prendere nuovamente e rapidamente in considerazione la nostra richiesta per il posizionamento nel più breve tempo possibile di un autovelox fisso sulla via Emilia o se non è possibile in alcun modo procedere con un dispositivo automatico, che sia garantita una presenza fissa e quotidiana da parte degli organi di controllo statali affinché possa esserci un presidio constante, prolungato e non solo temporaneo i saltuario di un tratto di strada dove si corre troppo”.