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Dal FCS 2014-20

PSBO e sicurezza della costa: 17 milioni per Rimini

In foto: la costa di Rimini
la costa di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 22 gen 2020 14:02 ~ ultimo agg. 19:21
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Ammonta a 16.877.274 euro il finanziamento che consentirà, grazie ai fondi del Piano operativo “Ambiente” del Fondo di coesione e sviluppo 2014 – 2020, la realizzazione di due importanti interventi sulla costa riminese: il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (PSBO) e il Piano per la Sicurezza della Costa connesso alla realizzazione del Parco del Mare. Entrambi hanno trovato finanziamento nelle risorse del Piano operativo “Ambiente” del FCS 2014 – 2020, che oggi diventa effettivo con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale avvenuta nei giorni scorsi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 dicembre 2019. Nei prossimi giorni ci sarà in Regione la definizione delle prossime tappe per definire dopo il finanziamento la realizzazione degli interventi programmati

Nel primo caso l’intervento finanziato riguarda l’integrazione del programma di interventi PSBO per raggiungere un più elevato livello di sicurezza idraulica del tratto terminale del bacino idrografico del torrente Ausa attraverso la realizzazione della “dorsale ausa”; mentre nel secondo l’investimento finanziato riguarda gli interventi pubblici di mitigazione dei danni da ingressione marina (allagamenti da mare) connessi alla realizzazione dell’intero Parco del Mare. Il progetto, recentemente approvato dal Consiglio comunale , è sostenuto oltre che dal Comune di Rimini dalla Regione Emilia Romagna ed ha come obiettivo la sicurezza idraulica dell’area densamente urbanizzata di Rimini; l’implementazione del sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue; la difesa della costa dagli effetti dell’ingressione marina; la salvaguardia della balneazione e della matrice ambientale marina; la riqualificazione e tutela ambientale.

Si tratta di un progetto pilota integrato sul litorale riminese per la sicurezza idraulica dell’area densamente urbanizzata della città capace di “avanzare nuove proposte di intervento in un’ottica ‘Win – Win’ – aveva commentato il Ministero dell’Ambiente – per la governance dell’acqua combinando una serie di misure che garantiscono la sostenibilità ambientale, la mitigazione del rischio, il miglioramento delle condizioni idromorfologiche.