Omicidio a Riccione. Dall'autopsia emergono altre fratture
E’ stata eseguita nel primo pomeriggio l’autopsia sul cadavere di Rosa Santucci, l’88enne uccisa nella sua abitazione di viale Chieti dal nipote, il 42enne Alessio Berilli, affetto da tempo da problemi psichici e trasferito, dopo il fermo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, in una stanza del reparto pischiatrico dell’ospedale di Rimini. Qui è sorvegliato giorno e notte dagli agenti della Polizia Penitenziaria.
I primi riscontri al termine dell’esame autoptico, effettuato dalla dottoressa Loredana Buscemi del Policlinico delle Marche, evidenzierebbero fratture multiple al cranio. Mentre da una prima ispezione cadaverica era emersa un’unica, vistosa lacerazione alla nuca, dovuta con tutta probabilità alla caduta. Riscontrato anche lo schiacciamento del bulbo oculare, causato dalla violenta pressione esercitata dal dito di Berilli sull’occhio della nonna.
Il medico legale si è riservato 60 giorni di tempo prima di fornire al pubblico ministero Luca Bertuzzi un’accurata relazione conclusiva sulle esatte cause della morte. Nella tarda mattinata di domani è previsto l’interrogatorio di garanzia di Berilli, difeso dall’avvocato Alfonso Vaccari, e la successiva convalida del fermo da parte del giudice.