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Morì per infarto non riconosciuto. Ausl dovrà risarcire famiglia

il pronto soccorso di Rimini

Era arrivato in pronto soccorso lamentando un forte mal di stomaco che celava un attacco cardiaco non riconosciuto. Dopo 15 ore passate nel Pronto Soccorso dell’Infermi il cuore di un 75enne riminese aveva smesso di battere e l’uomo era spirato. Dopo 5 anni dal decesso avvenuto nel 2015, raccontano Carlino e Corriere, il Tribunale ha condannato l’Ausl a pagare 300mila euro di risarcimento alla famiglia del paziente morto.

Il 75enne era arrivato al nosocomio lamentando dolori all’addome e tra gli esami a cui era stato sottoposto c’erano stati anche i cardiologici che però, inizialmente, non avevano fatto emergere nulla di preoccupante. Solo dopo molte ore, mentre i malesseri continuavano a crescere, la scoperta dell’infarto in atto, ma a quel punto per il paziente non c’era stato più nulla da fare.