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Le due partite del Rimini: tra il caso Ferrani e le parole di mister Colella

L'esordiente portiere Meli


Purtroppo temo si siano giocate due partite. Una in campo, contro un Vicenza che ha disputato un primo tempo che anche in B varrebbe una vittoria. Davanti ha avuto un Rimini timido, molto sbilenco soprattutto sul fianco sinistro. Poi ci si è messo l’errore del portiere nuovo a cucinare una frittata pesantissima. Bene, anzi benino il secondo tempo, del quale mi tengo solo una certa animosità.

La seconda s’è giocata fuori, con la vicenda Ferrani su cui c’è molta letteratura e sarebbe bene che il capitano e la società chiarissero. Se vuole andare via, se si è sentito offeso da Grassi davanti ai compagni, se Grassi non lo vuole più, se non è vero niente ed è solo infortunato come Colella diceva sabato domattina… io non lo so ma sarebbe bene fosse chiarito.

E poi la questione del tecnico, sul quale da qualche giorno aleggia la possibilità di esonero. Pare che siano pronti Acori e Mastronicola. Sono voci, forse anche messe in giro apposta, però ci sono.

Intorno a questo ambientino c’è un clima distruttivo, a mio parere irresponsabile, alimentato da slogan buoni per i pollai. Non mi riferisco ai tifosi, che hanno totale libertà di manifestare (nei limiti del rispetto, se possibile), ma a coloro che per qualche motivo hanno avuto in questi anni il privilegio e a volte anche il regalo troppo generoso di frequentare l’interno e bazzicare intorno alla società e alla squadra.

Infine le parole di Colella, che a mio parere non sono quelle che dovrebbe dire uno che vuol dimettersi, io le interpreto così: abbiamo deciso insieme di rifare la squadra, dobbiamo ancora finire di farlo e non mi va di prendere scapaccioni ed essere al vento da solo. Se credete ci si possa salvare con me, portando avanti quanto stiamo facendo, fatemelo sapere chiaro e forte. Altrimenti tolgo il disturbo.

Sono personalmente imbestialito perché la situazione del Rimini è bruttissima e perché ci sono troppi e disgustosi sorrisi in giro. Mi piacerebbe che si capisse che qui in ballo non c’è Grassi col suo miliardo di errori, la Gaiofana della quale si parla senza sapere, oppure qualche miseria su cui ancora per un po’ sorvolo, ma in ballo c’è la permanenza del Rimini nel calcio professionistico. Che a mio modesto parere è la cosa più importante e l’unica che conta davvero.

Cesare Trevisani