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Lo annuncia Corsini

Balneazione: analisi più rapide, tempi brevi per i divieti

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 gen 2020 11:26 ~ ultimo agg. 12:34
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Il Ministero della Salute ha accolto la proposta della Regione Emilia-Romagna di modificare il metodo di controllo delle acque di balneazione e di ridurre i tempi necessari per avere i risultati delle analisi, che dalla prossima stagione passeranno da 48 a 18/22 ore. la lunghezza dei tempi era stata  oggetto la scorsa estate di discussioni e polemiche.
Lo fa sapere Andrea Corsini Assessore regionale al Turismo uscente e candidato alle regionali del 26 gennaio per il PD. Una modifica, spiega, che tra l’altro consentirà di ridurre di almeno un giorno i periodi di divieto di balneazione in caso di superamento dei parametri previsti dalla norma.
“Le nuove modalità di analisi – spiega Corsini – incideranno soprattutto nel ridurre i tempi di rientro da situazioni temporanee di non balneabilità, quasi sempre conseguenti a eventi atmosferici particolarmente intensi, che generalmente si risolvono naturalmente nell’arco di poche ore.”
“L’Emilia-Romagna è tra le poche regioni italiane a non essere interessata dalla condanna della Corte di giustizia europea per la mancata attuazione della direttiva sulle acque reflue urbane e – ricorda Corsini – ha ben il 97% delle acque di balneazioni classificate come “Eccellenti”. Il via libera da parte del Ministero della Sanità è un ulteriore passo avanti per garantire la tutela della salute dei bagnanti e al tempo stesso non danneggiare il settore turistico balneare nei rari casi si presentino temporanee condizioni locali di non balneabilità di tratti di mare”.
”Questa sostanziale modifica giunge al termine di un lungo e fruttuoso confronto tra la Regione Emilia-Romagna, il Ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità, iniziato nel 2017. In quell’anno la Regione inviò al Ministero gli esiti di uno “Studio di comparazione” condotto da dieci diversi laboratori di quattro Paesi europei, ricevendo il parere positivo dell’Istituto superiore di sanità. La relativa proposta di modifica del metodo per il controllo delle acque di balneazione è stata ripresentata al Ministero nell’estate 2019 ed ora è stata finalmente accolta”.