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I controlli di Polizia Locale

Alcol alla guida. Tra recidivi e "vittime" del colluttorio

In foto: repertorio
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di Redazione   
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sab 25 gen 2020 13:57 ~ ultimo agg. 26 gen 15:26
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Gli avevano ritirato la patente lo scorso mese di giugno perché sorpreso dalla Polizia Locale di Rimini a guidare con un livello alcolemico superiore
ai limiti di legge. L’autorità giudiziaria gliela aveva restituita il 9 gennaio, scaduti i 6 mesi di ‘fermo’ previsti dalla normativa vigente.
Ma l’esperienza evidentemente non è stata buona maestra per il trentenne residente nella provincia di Rimini, che ieri sera- ad appena due
settimane dalla restituzione del documento di guida- è stato colto dalla stessa Polizia Locale ancora al volante con un tasso di alcolemia di 1,48 g/litro, ben oltre il limite di 0,5 g/litro. All’uomo, che conduceva un’auto sulla quale c’erano in quel momento due amici, è stata dunque ritirata nuovamente la patente di guida ed è stata inoltrata nei suoi confronti una denuncia penale per guida in stato di ebbrezza.

Sempre ieri sera, durante i consueti controlli del fine settimana per il contrasto ai comportamenti non permessi al volante, la Polizia locale di Rimini si è imbattuta in un altro ragazzo che, evidentemente timoroso dell’esame con l’etilometro, aveva bevuto senza farsi vedere del colluttorio prima del test, risultandovi positivo. Al secondo controllo il risultato rientrava ampiamente nei limiti previsti dalla legge.
Semplice poi la scoperta dell’arcano: era stato il colluttorio a far superare il limite. A differenza di quanto si crede, proprio questa sostanza alza il tasso alcolemico.

Nel corso di tutto l’anno 2019, la Polizia Locale di Rimini ha svolto 4.012 controlli alcolmetrici, con circa 200 patenti ritirate. “La
guida in stato di ebbrezza- ricorda l’amministrazione comunale di Rimini – è uno dei più seri e gravi perchè tra le prime cause di incidentalità e
di sinistrosità ad alto indice di lesivisità. La Polizia locale di Rimini continuerà anche nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, e nei prossimi mesi questi controlli per contrastare un fenomeno purtroppo più diffuso di quanto si pensi non solo in Italia”.