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intervista a Pietro Borghini

Recrutin Day: La Formica presente a Forlì nel Campus Universitario di UNIBO

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 7 dic 2019 16:24 ~ ultimo agg. 7 gen 16:26
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Lo scorso 28 novembre a Forlì, nel Campus Universitario di UNIBO, c’è stato il Recruting Day, la giornata in cui le aziende hanno incontrato gli studenti. La Formica ha scelto di partecipare a questo evento, in una maniera attiva, cioè facendo parte delle tre imprese che hanno organizzato il work shop generale nella mattinata e gestendo, nelle ore pomeridiane, il confronto e i colloqui con gli studenti, negli stand, dove anche altre aziende hanno ascoltato le aspirazioni dei giovani.

Quella di aderire alla proposta, fatta dall’Università di Bologna è stata una decisione  naturale per La Formica, che riconosce il ‘Recruiting Day: Carriere e Professioni nel Sociale’, come il luogo ideale per un confronto intergenerazionale e una proficua possibilità di crescita reciproca, intrecciando comuni interessi. Una decisione facile, quindi, subito accolta dalla direzione, perché perfettamente in linea con la filosofia imprenditoriale. Ne abbiamo parlato con il Presidente Pietro Borghini.

La Formica ha da sempre avuto una particolare sensibilità per il mondo scolastico ed accademico. Un atteggiamento virtuoso che consente di  entrare in contatto con i giovani, ma anche una  necessità per facilitare lo sviluppo e l’evoluzione delle imprese sociali del territorio. Pietro, com’è andata la giornata di giovedì 28 novembre ?

La giornata è andata molto bene. E’ una proposta che l’Università ci ha fatto e che abbiamo ritenuto molto interessante.  Nella prima giornata di reclutamento da parte delle imprese sociali, c’erano principalmente cooperative, ma anche anche altri tipi di società come ad esempio  Emergency. E’ stato molto interessante perché comunque nella parte introduttiva sia il Rettore che il Direttore della sede, ci hanno spiegato bene il senso di questo evento e hanno detto che la sede di Forlì, in particolare,  è una delle università che ha la più alta percentuale di laureati che poi vengono collocati nel mondo del lavoro.

Che tipo di riscontro ha avuto il Recrutin Day  in termini di presenza ?

Guardando le presenze in sala in realtà c’erano ragazzi anche di altre università, non solo di Forlì ma anche di Rimini, Ravenna e di Bologna. Si tratta di un tema molto sentito che ha richiamato molti studenti: quelli  iscritti erano quasi 400 , in sala credo abbiano partecipato oltre 200 giovani,  quindi circa il 50% che comunque è un numero molto alto. La cosa interessante di questo evento è stata anche che l’università ha messo a disposizione un sito web, in cui le aziende sono state iscritte, dove è stato caricato il logo con l’accesso al sito e dove c’era una bacheca degli studenti iscritti con anche I relativi curriculum. Le aziende quindi potevano direttamente invitare anche alcuni studenti, che secondo loro avevano i requisiti ed erano interessanti ad eventuali colloqui.

 

Quanti colloqui-contatti avete avuto con Formica?

La giornata è andata meglio delle nostre aspettative, perché alla fine della giornata abbiamo sostenuto 45 colloqui. 45 studenti in tutto, tra chi è solo passato, lasciando il curriculum e chi invece ha sostenuto un colloquio  più strutturato. Io e Diana, ci siamo divisi un pò i colloqui dalle 11, dopo che  è stata  fatta la presentazione in plenaria, fino al pomeriggio, dedicato esclusivamente ai colloquio negli stand aziendali.

E’ stata l’occasione per entrare in contatto con uno spaccato di  giovani provenienti da diversi percorsi, alcuni già iscritti al secondo anno della magistrale, molti altri già laureati alla triennale che si stavano affacciando ad un possibile lavoro per il proprio futuro. Si sono candidati tanti profili interessanti, non tutti idonei a quello che serve adesso in cooperativa, ma comunque ciascuno con le sue peculiarità e devo dire che tutti erano davvero  interessanti. Abbiamo notato una gran voglia di mettersi in gioco da parte di giovani laureandi, quasi tutti disponibili a fare un tirocinio e questo penso sia un’ottima opportunità, sia per la cooperativa, che per alcuni di loro. Stage lavorativi che siamo disponibili ad attivare nel 2020.

 

In questi anni La Formica ha dimostrato una grande attenzione e vicinanza nei confronti dei giovani, e nei confronti della scuola e dell’Università. Quanto è importante per un’impresa sociale coltivare questo rapporto?

Credo che questo sia fondamentale, per lo sviluppo e rilancio dell’azione della cooperativa su diverse direttrici.  La principale è quella per cui i giovani portano sicuramente nuove competenze e conoscenze  più fresche all’interno delle imprese sociali. La seconda è certamente  l’entusiasmo che viene iniettato direttamente dentro l’organizzazione del lavoro, perché questi ragazzi sono alla prima esperienza di lavoro e quindi si vogliono mettere in gioco fin da subito. Il terzo è quello che noi cooperatori conosciamo da sempre, e cioè il grande tema della dell’intergenerazionalità cooperativa.

Penso che dare un’opportunità oggi ai giovani che magari domani, possano prendere in mano la guida della cooperativa e portarla per il proseguo della sua attività sia un impegno che dobbiamo aver tutti per garantire un futuro alla cooperazione. L’idea che la proprietà della cooperativa, il suo grande valore fatto di persone e capitali,  resti alle persone, cioè ai soci e non a quelli che l’hanno fondata, anche se l’hanno portata vanti per un pezzo della sua storia, è una peculiarità di questo mondo, che a mio avviso ne esalta il senso e gli obiettivi sociali. Dobbiamo impegnarci affinché ci sia un proseguo, ed il proseguo, una continuità che riusciamo a fare, solo  se c’è questo ricambio intergenerazionale.

 

Emiliano  Violante