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Via libera in commissione

Nuova viabilità Padulli. Bertozzi (Pd): risultato storico ma non chiamatela rotonda Valentini

In foto: il consigliere SImone Bertozzi accanto alla planimetria della rotatoria
il consigliere SImone Bertozzi accanto alla planimetria della rotatoria
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 2 dic 2019 16:27 ~ ultimo agg. 3 dic 13:03
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Non chiamatela rotonda Valentini. Lo dice il consigliere Pd Simone Bertozzi dopo il via libera in commissione alla terza parte dell’intervento per la realizzazione della rotatoria sulla SS16 all’altezza del noto stabilimento.
Con questo stralcio, che prevede il prolungamento di via Tosca (con un ponte fino alla nuova rotatoria), si arriva a dare una nuova viabilità di accesso al quartiere dei Padulliche negli ultimi anni ha vissuto un importante incremento demografico” sottolinea il consigliere. Bertozzi, residente proprio ai Padulli, ricorda che i primi studi sulla viabilità del quartiere risalgono ai primi anni duemila. Poi nel 2007, col progetto di espansione dello stabilimento Valentini e i conseguenti 5milioni di urbanizzazione, la situazione sembrò velocizzarsi. Invece ci sono voluti ancora oltre dieci anni. “Oggi con questo stralcio – spiega Bertozzi – si arriva a dare un nuovo accesso ai Padulli dove finora si poteva arrivare solo tramite la Marecchiese, spesso molto trafficata. E a questo punto siamo arrivati grazie alle risorse statali del Fondo Sviluppo e Coesione (e non con gli oneri per l’ampliamento dello stabilimento, accantonati in seguito al contenzioso col privato). Per questo dico di non chiamarla rotatoria Valentini ma rotatoria Padulli.
Un risultato storico per il quartiere anche se, ammette il consigliere, di tempo se ne è perso parecchio in progetti sbagliati. “Ricordo ad esempio – spiega – il sottopasso votato nel 2016.” “Ma questo progetto è decisamente migliore – aggiunge – perché il prolungamento di via Tosca mette in sicurezza il traffico in uscita e da un’entrata alternativa”. Bertozzi mette in guardia però anche da un possibile rischio. “Potrebbe aumentare il traffico veicolare interno sulla via Padulli – dice – che rischia di diventare un’alternativa alla Marecchiese per chi arriva dall’entroterra. La situazione andrà monitorata pensando magari a limitatori di velocità.” “Inoltre – aggiunge – va velocizzato ora il lotto D che riguarda le rotatorie tra le vie Marzabotto, Di Mezzo e Aldo Moro perché altrimenti la nuova viabilità rischia di congestionarsi nuovamente”.

I lavori dello stralcio C hanno un importo stimato di 2,3 milioni di euro e dovrebbero partire entro l’estate. “L’auspicio – conclude Bertozzi – è di riuscire a tagliare il nastro per la fine di questa legislatura.

I dettagli

Con l’approvazione in Consiglio della delibera esaminata in commissione si potrà portare a termine il procedimento unico di variante urbanistica nonché giungere all’approvazione del progetto definitivo del cosiddetto intervento C che, con la realizzazione del prolungamento di via Tosca e della viabilità d’accesso in zona Padulli, andrà a completare intero intervento di realizzazione sulla statale 16 all’altezza degli stabilimenti Valentini.

E’ infatti previsto nel mese del prossimo febbraio la conclusione delle opere previste dagli interventi A e B che hanno visto già realizzata la nuova rotatoria su via Aldo Moro e in corso ultimo di realizzazione sia il nuovo ponte sull’Ausa, sia la nuova grande rotatoria sulla statale adriatica su cui si andrà ad innestare la nuova viabilità che con l’intervento C si andrà a realizzare.

In particolare via Tosca sarà prolungata con l’esecuzione di un nuovo ponte fino alla nuova rotatoria in corso di realizzazione attraverso cui si accederà in sicurezza alla circonvallazione. Accesso in sicurezza anche per il traffico merci e del personale in entrata e uscita dagli stabilimenti Valentini con una nuova bretella. Anche i percorsi dedicati ai pedoni e alle biciclette saranno ripristinati o realizzati ex novo sia con la costruzione di un nuovo marciapiede, sia la sistemazione del tratto che corre a fianco del Mavone. L’importo stimato di 2,3 milioni di euro sarà finanziato con
le disponibilità del Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) – Infrastrutture 2014-2020.