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Il Festival alla ricerca del direttore artistico

In foto: santarcangelo
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 19 dic 2019 14:57
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L’associazione Santarcangelo dei Teatri, facendo seguito a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione, lancia una chiamata pubblica per individuare la futura direzione artistica di Santarcangelo Festival per le edizioni 2021, 2022 e 2023. La call, scaricabile sul sito www.santarcangelofestival.com, resterà aperta fino a lunedì 10 febbraio.

 

Le candidate e i candidati dovranno inviare un Curriculum dettagliato ed esprimere le linee progettuali in un documento non più lungo di cinque cartelle. L’analisi delle candidature e il conferimento dell’incarico saranno di esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione del Festival, che per l’occasione si potrà avvalere delle indicazioni di esperti del settore in veste di consulenti. Per i dettagli dell’incarico e le modalità di partecipazione alla chiamata pubblica si rimanda al testo in allegato. La nuova direzione artistica entrerà in carica al termine dell’edizione 2020 del Festival.

Spiega Giovanni Boccia Artieri, Presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri: “Lanciare la call per la nuova direzione artistica mentre dobbiamo ancora svelare cosa accadrà nell’edizione dei 50 anni condotta da Motus è parte di quella propensione al cambiamento, dello sguardo al futuro, che è nel DNA del Festival. Questa edizione è stata infatti immaginata come un atto unico, come un gesto scenico di eccezionalità che si attua e si esaurisce e che ci porta volgere lo sguardo al nuovo triennio 2021-2023. Abbiamo deciso con il Consiglio di Amministrazione di anticipare questa chiamata pubblica, in modo da poter selezionare la nuova direzione artistica così che possa vivere appieno l’esperienza dell’edizione del cinquantennale, la città di Santarcangelo e cominciare a immergersi nei percorsi di progettazione che come associazione abbiamo creato in questi anni. La call è una modalità trasparente di stimolare candidature, di chiedere di mettersi in gioco con il Festival, di raccogliere energie diverse da confrontare per scoprire possibilità che si traducano in visione e in nuove progettualità. Consapevoli che ogni processo di creazione richiede apertura al disordine e isole d’ordine, incertezza e responsabilità di decisione