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Città a misura di bambino. Rimini seconda in classifica nazionale

repertorio

Holidu, il motore di ricerca per case vacanza, ha deciso di stilare una pagella di tutte le città italiane dando i voti più alti a quelle perfette per bambini, secondo alcuni diversi parametri. Rimini si posiziona al secondo posto come città a misura di bambino, dopo Venezia, e prima di Bologna, l’unica altra provincia dell’Emilia – Romagna presente nella top ten.

Per stilare la classifica delle città a misura di bambino, sono state prese in considerazione le città italiane con più di 100mila abitanti e sono stati estratti diversi dati relativi a servizi e attrazioni per bambini. Il numero di parchi divertimento, acquari, zoo e asili nido sono stati estrapolati dal database di Google Maps, il numero di bambini e ragazzi dai 0 ai 14 anni è stato estrapolato dai dati Istat 2019. Tutti i dati sono stati poi divisi per la popolazione di ciascuna città, per ricavare la densità e poi sono stati normalizzati (da 1 a 10). La valutazione totale di ogni città è una media dei dati normalizzati, considerando il diverso peso dato ad ogni elemento: Parchi divertimento (10%), Zoo (10%), Acquari (10%), Asili nido (10%), Gelaterie (25%), Numero di bambini dai 0 ai 14 anni (5%), Appartamenti per bambini (30%).

Rimini consegue un punteggio totale di 6.3 su 10, grazie ala densità di asili, centri estivi, parchi, attrezzature e servizi per famiglie con bambini,  Rimini, in particolare, è la città italiana con più alta densità di attrazioni per i più piccoli: Per quanto riguarda le famiglie, si segnalano le case vacanza vicine alla spiaggia per turisti con bambini: il 28% del totale è, infatti, adatto ai più piccoli.

Questi nei dettagli i giudizi, voce per voce, ottenuti da Rimini.

 “Aldilà della classifica  – commenta Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – e dei numeri, il dato che emerge è l’impatto di centri estivi ed asili nella definizione dell’appeal di Rimini come destinazione e luogo a misura di bambino”. “Come Amministrazione  stiamo cominciando a raccogliere i frutti di un lavoro partito da lontano, in cui al centro ci sono i reali bisogni delle persone. Servizi tarati sulle nuove tipologie di famiglie, sempre più senza rete parentale prossima e con impieghi che da noi in estate vedono spesso il loro picco; I nostri riferimenti non sono i casellari burocratici, ma l’analisi dei cambiamenti demografici e degli stili di vita, a cui andiamo incontro con servizi, orari e strumenti flessibili e dinamici, sfruttando al meglio anche le opportunità delle nuove tecnologie”.