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Non condivide strategia M5S

Regionali. Sensoli (M5S) non si ricandida e ricorda possibilità voto disgiunto

In foto: Raffaella Sensoli
Raffaella Sensoli
di Andrea Polazzi   
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ven 29 nov 2019 18:18 ~ ultimo agg. 30 nov 12:26
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Dopo cinque anni di battaglie in consiglio regionale, la riminese Raffaella Sensoli ha deciso di non ricandidarsi. Una scelta dietro la quale si cela l’amarezza per le ultime decisioni prese dal Movimento 5 Stelle in vista del voto del 26 gennaio. Prima l’ipotesi di non presentarsi in Emilia Romagna, regione nella quale il Movimento è nato, poi la decisione sul da farsi affidata alla piattaforma Rousseau che ha sancito invece la volontà degli attivisti di rimettersi in gioco alle urne. Nessuna alleanza però con i partiti. Neppure con quel Pd con il quale il M5S sta governando a livello nazionale. “Lo statuto non lo prevede” ha spiegato il leader Di Maio aprendo però alle liste civiche. Raffaella Sensoli (e non solo lei) già da alcune settimane chiedeva invece di valutare una possibile alleanza col Pd a sostegno di Stefano Bonaccini o quantomeno di sottoporla al voto su Rousseau. “Bonaccini è una figura controversa” aveva detto ai microfoni della trasmissione di Icaro Tempo Reale, spiegando però che il M5S non avrebbe dovuto “perdere l’occasione di governare in Emilia Romagna perché sarebbe la prima regione in cui ci capita.” Posizione ribadita anche oggi. “Sarebbe stata – ci dice – un’opportunità storica per il Movimento, quella di governare per la prima volta in una Regione. Tra l’altro una delle più importanti d’Italia. E avremmo potuto realizzare le battaglie portate avanti in questi anni”. La scelta dei vertici del Movimento è stata invece diversa e “io non me la sento – ammette la Sensoli – di mettere la faccia in una strategia che non condivido.” “Ma aiuterò il Movimento – aggiunge – durante la campagna elettorale.
L’esponente pentastellata ricorda poi l’opportunità data dalla legge elettorale dell’Emilia Romagna del voto disgiunto. “Con le percentuali che avevamo un anno e mezzo fa ce la saremmo potuta giocare ma ora bisogna essere razionali e ammettere che la corsa per la presidenza è tra Bonaccini e la Borgonzoni – spiega – ed è bene sapere quindi che è possibile anche votare per il Movimento (garantendogli così una rappresentanza in Regione) e allo stesso tempo votare Bonaccini come presidente.
Un’opportunità, ovviamente, che vale anche a parti invertite.