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Plastic tax. Croatti: troppi ecologisti solo a parole

In foto: il Senatore Croatti
il Senatore Croatti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 5 nov 2019 08:23 ~ ultimo agg. 08:24
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Dovrebbe entrare in vigore nel 2020 la Plastic Tax prevista nella bozza della nuova legge di bilancio, una misura per limitare la diffusione di bottiglie di plastica, buste e vaschette in polietilene monouso e altri tipi di contenitori ed elementi in plastica. Una misura che preoccupa i produttori: lo stesso premier Conte intende incontrare le aziende coinvolte e gli esperti del settore per avere un confronto. ma che per il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti va nella giusta direzione:  “Stop terrorismo psicologico. La plastic tax è una norma giusta già prevista in diverse forme in altri paesi europei, dalla Germania, ai Paesi Bassi, passando per Gran Bretagna che la applicherà dal 2022, Finlandia, Portogallo, Irlanda fino all’Ungheria”.
“Anche a Rimini il 27 settembre abbiamo visto piazza Cavour piena di ragazzi manifestare a difesa dell’ambiente e chiedere misure concrete contro l’inquinamento e la plastica. A parole tutti al loro fianco ma poi, quando si tenta di agire, ecco che improvvisamente tanti politici mostrano il loro vero volto e la vicinanza a certe lobby, così come successo nel caso delle trivellazioni in mare” prosegue Croatti.
“La norma prevista in finanziaria aiuta la riconversione ecologica delle nostre industrie, proprio quello che sosteniamo da oltre dieci anni. Industrie che potranno investire in prodotti riciclabili e biodegradabili e ridurre il peso degli imballaggi e la riduzione a monte è la prima azione di qualsiasi strategia di gestione sostenibile dei rifiuti”,
“La ‘plastic tax’ è una misura che la stessa UE sta pensando di introdurre. Sarà uno stimolo per produrre con prodotti meno impattanti e sempre meno usa e getta. Meno di un centesimo su ogni involucro e al massimo un centesimo su un flacone non riciclabile l’impatto della misura, con prospettive, risparmi ed opportunità per chi investe nell’economia circolare. Guardiamo al futuro con i fatti e non con gli slogan” conclude Croatti.