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Dal Sole24Ore

PIL procapite. Rimini cresce, ma resta fanalino di coda con Ferrara

In foto: la spiaggia
la spiaggia
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 13 nov 2019 13:36 ~ ultimo agg. 13:55
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Il Sole 24ore definisce l’economia italiana sempre più periferica nel contesto europeo. In un articolo di lunedì confronta i Pil della province italiane (gli ultimi dati sono del 2016) con le medie europee e il quadro è sconfortante. “Nel contesto UE – si legge sul quotidiano economico – il declino italiano non potrebbe essere più evidente guardando a dove siamo oggi e dove eravamo nel 2000 – il primo anno per cui Eurostat rende disponibili numeri a dettaglio provinciale. Da allora ogni singola provincia italiana si è allontanata dalla media europea, e alcune a un ritmo rapidissimo.

Dal 2000, fra tutte le nazioni sviluppate solo la Grecia è cresciuta meno. Già solo all’interno dell’area euro, per fare un paragone, Francia e Germania sono cresciute in media dell’1,4% l’anno, la Spagna dell’1,8. L’Italia, per parte sua, si è fermata allo 0,3%. Nel frattempo una parte importante della crescita nell’Ue è arrivata da est, ovvero da una serie di nazioni come Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Romania, che partivano da un livello di sviluppo minore ma nel tempo si sono avvicinate al resto del continente a larghi passi”.
Il Sole24Ore offre anche la possibilità di analizzare provincia per provincia e Rimini come le altre province emiliano-romagnole, pur con andamento altalenante, negli ultimi anni è cresciuta. Sia il Pil complessivo che quello per abitante sono in aumento, pur rincorrendo le altre province della Regione. Il Pil totale è di 9.760 milioni di euro. Solo quello di Piacenza (8.900) e Ferrara sono più bassi. A Bologna sfiora i 40mila milioni, a Modena i 26.000, a Reggio-Emilia 18.000, a Forli-Cesena e Ravenna supera i 12mila milioni, a Parma 16.000.
Molto utile il confronto dei Pil procapite. A Rimini è di 29mila euro a differenza degli oltre 30mila che si registrano a Forli-Cesena e Ravenna e dei quasi 40mila di Bologna e Modena. A Parma (36mila) Reggio-Emilia (34mila), Piacenza (31mila). Solo Ferrara fa peggio, poco al di sopra dei 26mila euro pro capite. In caduta per tutte le province il confronto con le medie europee.

Nonostante l’Italia abbia pagato e stia pagando duramente l’avvento della crisi, ormai decennale – commenta l’assessore riminese Gianluca Brasini – , ci sono alcuni territori –  e Rimini è tra questi- in cui non è mai venuta meno la volontà di lottare e la capacità di arrestare il declino nazionale. I dati assoluti del PIL prodotto e quelli del PIL pro capite pongono quella riminese tra le province che hanno avuto una crescita dopo i picchi critici, a differenza di gran parte delle province del paese,  in un contesto che vede l’Italia intera in difficoltà rispetto al resto d’Europa. Le ragioni di questi risultati, riportati nelle tabelle del Sole 24 Ore, risiedono nell’abnegazione dei riminesi e delle imprese locali ma, senza dubbio, anche negli sforzi degli Enti pubblici. Il Comune di Rimini, tanto per esemplificare, ha investito dal 2011 oltre 500 milioni di euro in opere per la collettività, scegliendo una riqualificazione urbana radicale piuttosto che la stagnazione e il tirare a campare. Questo ha portato a cambiare atteggiamenti consolidati e abitudini, ma voltandoci indietro si vede come- nell’Italia in crisi- la nostra provincia continui a essere tra quelle più produttive

 

Tabella del PIL complessivo e per abitante della provincia di Rimini

PIL complessivo della provincia (milioni di euro) PIL per abitante
2016 9.760 29.000
2015 9.223 27.500
2014 9.159 27.400
2013 9.127 27.400
2012 9.315 28.300
2011 9.347 28.700
2010 8.558 26.500
2009 8.612 26.900
2008 9.027 28.600
2007 8.699 28.000
2006 8.217 26.800
2005 7.689 25.400
2004 7.408 24.700
2003 7.115 24.100
2002 6.788 23.300
2001 6.600 22.800
2000 6.097 22.600