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Occhio alla truffa. Nuova ondata di chiamate da falsi call center della telefonia

falsi operatori di call center all'opera

Dopo una prima ondata di chiamate tra la fine del 2018 e la primavera di quest’anno (prevalentemente da un prefisso di Torino), ne è scattata una nuova serie questa volta da un prefisso di Imola (0542). Molti anche i riminesi contattati, in particolare sul proprio cellulare, da sedicenti call center di compagnie telefoniche (Vodafone e Tim negli ultimi casi) che, annunciando prossimi aumenti in bolletta, propongono all’ignaro cliente di essere messo in contatto con una non meglio precisata associazione di consumatori per recedere dal contratto e selezionare un nuovo operatore con tariffe più convenienti. Una compagnia che propone di passare alla concorrenza dovrebbe essere già di per sé un campanello d’allarme, ma molti restano intimoriti dall’aggressività degli operatori (che tra l’altro conoscono il nominativo dell’utente) e dai paventati tempi stretti per prendere la decisione. In realtà si tratta chiaramente di una truffa, già denunciata tra l’altro in passato alle autorità competenti. Nel gennaio di quest’anno la stessa Vodafone ha messo in guardia i propri clienti. Le chiamate però proseguono e le associazioni dei consumatori (quelle vere) consigliano alle vittime di stare molto attente a non pronunciare mai la parola “Si” che potrebbe essere manipolata ad arte. Altro consiglio, non fornire dati personali o sensibili. Un’altra truffa infatti è quella che vede arrivare su whatsapp la richiesta di inviare documenti per completare o velocizzare la gestione di segnalazioni. Le compagnie telefoniche, è bene saperlo, non chiedono mai l’invio di documenti su canali non ufficiali, ne inviano link che rimandano a pagine web che ne chiedono l’inserimento.