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giovedì 25 aprile 2024
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Basket C Silver

Il Bellaria cerca il riscatto contro San Lazzaro (sabato ore 18)

In foto: Filo Rossi
Filo Rossi
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 14 nov 2019 20:01 ~ ultimo agg. 20:07
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Primo di due appuntamenti casalinghi per il Bellaria Basket. Sabato alle ore 18 al PalaTenda (ingresso gratuito) sfida contro il San Lazzaro mentre la settimana successiva – sabato 23 – ecco il derby contro Santarcangelo (ore 20,30), appaiato a quota 10 ai biancazzurri di coach Andrea Maghelli. Per questa partita la società ha previsto la giornata biancazzurra: ingresso a 5 euro, esclusi i tesserati e i bambini sotto i 12 anni.

In attesa dello scontro con la terza bocca da fuoco del girone emiliano romagnolo in serie C Silver, il santarcangiolese Zannoni (17,7), Filippo Rossi – il secondo marcatore con 17,9 punti a partita alle spalle del veterano Charlie Foiera, suo compagno di squadra (19,6) – guarda all’imminente impegno da non fallire.

“Il San Lazzaro ha 4 punti, sei in meno di noi, ma la classifica può trarre in inganno – spiega il giovane classe 2001 scuola Crabs, ala di 1,97, uno dei talenti più in vista del basket riminese – ha preso batoste sonore, ma ha anche perso partite giocandosele fino alla fine per cui affrontiamo una squadra imprevedibile, un po’ altalenante nel rendimento, che non dobbiamo assolutamente sottovalutare. Servirà massima concentrazione”.

Cosa non è andato nella trasferta contro la capolista Pallacanestro Francesco Francia?
“L’avversario era forte, esperto, con un roster formato da quasi tutti giocatori senior. Ha fatto una grande partita mentre noi non abbiamo giocato al meglio pagando dazio sotto il profilo dell’esperienza. Abbiamo sbagliato tiri facili, siamo stati imprecisi, sarebbe servita più lucidità. Una lezione che ci tornerà utile”.

Il bilancio del Bellaria è più che positivo. La sua idea sul futuro del campionato.
“È vero, stiamo andando bene, oltre le previsioni. Abbiamo però un bel margine di crescita e vogliamo sfruttarlo. Abbiamo ancora molto da dare. Miglioriamo in maniera costante e questo mi fa ben sperare per il prosieguo. La salvezza è il nostro primo obiettivo, prima viene e prima potremo puntare a traguardi più prestigiosi, magari strizzare l’occhio ai playoff. L’arrivo di Sirena tra qualche tempo in un gruppo affiatato sarà un’arma in più da sfruttare”.

Andiamo sul personale. Rossi giudica Rossi.
“Sono contento del mio rendimento, l’esperienza tra i senior, i duelli con giocatori esperti anche dal passato più o meno illustre, sono una palestra importante. Credo che debba migliorare sotto tanti punti di vista, tecnico ovviamente, fisico – e infatti sto svolgendo un lavoro ad hoc – infine mentale. Il coach Maghelli è una sicurezza, un istruttore molto capace, e i consigli di Mazzotti e Foiera – i più esperti tra noi – sono fondamentali”.

A volte le partite del Bellaria partono in salita…
“È vero, penso sia una questione psicologica e basta legata alla nostra carta d’identità, alla caratura dell’avversario, alla sua esperienza come nel caso dell’ultima trasferta. Una sorta di soggezione che ci blocca e non certo una mancanza di concentrazione”.

Il futuro del cestista Filippo Rossi?
“Nel tempo il mio obiettivo è diventare un giocatore di basket professionista, arrivare alla serie A se possibile. Cerco di conciliare i miei impegni sportivi che sono molto pesanti – due partite alla settimana con Under 18 dei Crabs e Bellaria di C Silver e allenamenti tutti i giorni – con lo studio. Per ora reggo bene il ritmo. Frequento il liceo scientifico Serpieri con indirizzo sportivo e dopo la maturità mi iscriverò ad una corso di laurea perché devo pensare anche al dopo basket. Non ho le idee chiare ancora anche se il mestiere di fisioterapista mi incuriosisce”.

Under 18 e serie C Silver: che differenza c’è?
“Mah, nel primo caso – io sono nell’ultimo anno della categoria Under – sfrutti al massimo la parte agonistica oltre alle tue capacità tecniche; in serie C giochi diversamente: il talento ti aiuta, certo, ma entrano in gioco la tattica, l’intelligenza cestistica: devi fare la costa giusta al momento giusto perché come ho già detto qui ti trovi avversari gente con una certa esperienza, che ha mestiere. È importante l’approccio mentale. Sto imparando molto, credo di essere sulla strada giusta. Quanto al lato tecnico, ora giostro nei ruoli di tre e quattro, ma sto insistendo in funzione futura sul lavoro tipico dell’ala piccola, in prospettiva il mio ruolo vero”.