Indietro
menu
truffa sul web

Appartamento fantasma per studenti, denunciato 43enne

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 28 nov 2019 14:01 ~ ultimo agg. 17:41
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

I carabinieri della Compagnia di Novafeltria, a termine di un’attività d’indagine, hanno denunciato l’autore di una “truffa informatica” ai danni di un 60enne di Pennabilli.

L’uomo, presentatosi in Caserma, denunciava di aver trovato all’inizio di ottobre su un sito web un’inserzione dove veniva pubblicizzata la locazione di un appartamento a Bologna, ad un prezzo coveniente. Avendo necessità di trovare una sistemazione alla figlia che studia a Bologna, dopo le prime verifiche, ritenendo il sito sicuro, contattava telefonicamente l’inserzionista che per concludere il contratto richiedeva il versamento di due cauzioni anticipate, per un totale di 1.400 euro tramite versamento su un conto corrente da lui indicato. Questo al fine di bloccare l’appartamento. Dopo aver effettuato i pagamenti, la vittima, aveva atteso indicazioni per la consegna dell’appartamento. Che, come pattuito, sarebbe dovuto essere già libero e pronto per essere abitato nel giro di qualche giorno. Tuttavia, passati invano 10 giorni senza aver ricevuto notizie, il 60enne provava nuovamente a contattare l’inserzionista, che però si rendeva irreperibile. A quel punto capendo di essere stato vittima di truffa si rivolgeva ai carabinieri per denunciare l’accaduto.

Le indagini hanno avuto inizio attraverso i movimenti dell’iban. Dalla loro analisi i militari dell’Arma sono riusciti a rintracciare il colpevole, un 43enne residente a Milano, plurisegnalato per lo stesso reato, che ricorrendo ad un collaudato “modus operandi”, simulava la compravendita on-line di appartamenti, ingannando poi gli acquirenti, che versavano la somma pattuita tramite bonifico postale o bancario senza mai entrare in possesso dell’abitazione locata, rendendosi poi irreperibile.

La tecnica utilizzata dal truffatore era sempre la stessa: utilizzava un numero di telefono mobile intestato ad una persona estranea ai fatti, inoltre tramite un indirizzo mail creato con un falso account divulgava su alcuni siti di vendita “on line” degli annunci, nei quali metteva in affitto degli appartamenti a prezzi competitivi. Quando la persona interessata lo contattava, il truffatore si faceva accreditare le somme di denaro tramite bonifico postale o bancario. Poi dava appuntamento per la consegna delle chiavi entro 7-10 giorni, ma in realtà non spariva e disattivava il numero. Al termine degli accertamenti, per il truffatore è scattata la denuncia, l’ennesima, all’autorità giudiziaria.