Indietro
menu
Lunedì tavolo a Roma

Sede della Questura, Gnassi rilancia l'ex Giulio Cesare

In foto: Da sinistra Emma Petti, Giulio Calvisi e Andrea Gnassi @Adriapress
Da sinistra Emma Petti, Giulio Calvisi e Andrea Gnassi @Adriapress
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 5 ott 2019 12:15 ~ ultimo agg. 6 ott 21:23
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.074
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il sindaco sottopone ai vertici del Governo, a Rimini per l’evento di Dems, la priorità della sede della Questura di Rimini. Il Sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, insieme all’assessore regionale Emma Petitti, è stato accompagnato questa mattina dal sindaco Andrea Gnassi in un doppio sopralluogo. Il primo alla nuova questura in via Ugo Bassi, il secondo alla caserma Giulio Cesare in via Flaminia che ha appena chiuso i battenti. Il sindaco ha coinvolto in un sopralluogo anche il Sottosegretario a economia e finanze Antonio Misiani. Già lunedì Gnassi sarà a Roma per un tavolo operativo interministeriale per fare il punto su nuova questura e caserma.

“Nonostante abbiano alle spalle storie e vicende del tutto diverse, i due immobili sono legati a uno stesso filo: rischiano entrambi di diventare a breve due inaccettabili bubboni, spazi inutilizzati e potenzialmente a rischio degrado, a due passi dal centro storico di Rimini”, ha ribadito con fermezza il primo cittadino. Che poi ha indicato il vero colpevole: Lo Stato Italiano.

“Quello che, per legge – ha proseguito Gnassidovrebbe fare gli interessi dei cittadini e che, sulla storiaccia dell’immobile di via Ugo Bassi ad esempio, ha invece procurato un danno enorme e continuo alla comunità locale. E non una volta sola: al di là della costruzione e del tira e molla con il privato esecutore, del tutto inaffidabile, ricordo solo che neanche due anni fa il Governo italiano si era formalmente impegnato con un contratto sottoscritto a fare di quello spazio la nuova Cittadella della Sicurezza, al cui interno avrebbero giustamente trovato sede Polizia e Guardia di Finanza. Ma il cambio di Governo successivo ha mandato ancora una volta a carte e 48 ogni cosa, virando verso la soluzione ‘temporanea di 18 anni’ in piazzale Bornaccini e promettendo improbabili interventi del Cipe, pronto col denaro in mano. Il risultato è quello che vediamo purtroppo quotidianamente transitando per via Roma”.

Misiani e Gnassi @Migliorini

La caserma Giulio Cesare, secondo Gnassi, è “tutt’altra storia” ma rischia “la stessa fine”, quella cioè di trasformarsi in un “nuovo buco nero peraltro a due passi dalla stessa Questura”. Il sindaco ha ricordato che “a fine luglio avevo detto che il tempo era finito, Rimini non può più aspettare le parole di Roma. Poi è cambiato il Governo”. Infine l‘ultimatum lanciato alla presenza del Sottosegretario Giulio Calvisi: “Se il Governo non dirà e darà garanzie concrete e a stretto giro di posta sulla realizzazione della Cittadella della Sicurezza, come da protocollo firmato nel dicembre 2017, il Comune di Rimini vedrà di percorrere altre strade per risolvere il problema. Altre strade che potrebbero transitare anche per l’utilizzo proprio della ex caserma militare come luogo ove custodire l’attività, la logistica e gli spazi della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. Un uso fattibile e sicuramente immediato. Ho potuto apprezzare durante il sopralluogo l’interesse e l’attenzione del sottosegretario Calvisi che si è impegnato a portare già nei prossimi giorni la questione all’attenzione del Ministro dell’Interno. Ringrazio ancora ma, ripeto, di tempo non ce n’è più. Non lo dico solo io, ma le donne e gli uomini di Polizia e Guardia di Finanza, e l’intera cittadinanza di Rimini”.