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la base era un garage

Scooter fatti a pezzi per vendere i ricambi. Fermata coppia di ricettatori

In foto: repertorio
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di Redazione   
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ven 18 ott 2019 14:27 ~ ultimo agg. 17:15
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Dal ritrovamento di un motorino rubato, la polizia di Stato è risalita a due ricettatori specializzati nello smembrare motorini, soprattutto di marca Aprilia, per poi – è l’ipotesi degli investigatori – rivenderne i pezzi. Tutto ha inizio giovedì quando alla sala operativa della questura giunge la telefonata di un 52enne riminese che segnala di aver riconosciuto il suo motorino, un vecchio Booster che gli era stato rubato qualche giorno prima, parcheggiato in via Giuliano da Rimini. Gli agenti delle volanti, giunti sul posto, dopo aver accertato che il 52enne risultava a tutti glie effetti proprietario del mezzo, hanno notato un uomo che, guardandosi ripetutamente intorno, a stava spingendo a mano, poco distante da lì, uno Scarabeo Aprilia all’interno di un garage.

Il fare sospetto dell’uomo, un 43enne originario di Bologna con precedenti, ha indotto gli agenti a bloccarlo. Dopo aver mostrato i documenti, si è scoperto che la Postepay trovata in precedenza nel sottosella del Booster rubato, guarda caso era intestata proprio a lui. Messo alle strette, ha tentato di giustificarsi sostenendo che il Booster lo aveva comprato da un conoscente qualche giorno prima per 150 euro. I poliziotti, che non gli hanno minimamente creduto, hanno eseguito accertamenti anche sullo Scarabeo, risultato rubato nel 2015. Un’ulteriore conferma che li ha spinti a controllare il garage dove il 43enne stava spingendo a mano lo scooter e dove all’interno c’era un 29enne riminese che stava maneggiando alcuni ricambi di motorini presumibilmente rubati. 

Il 43enne e il 29enne sono finiti entrambi in questura e sottoposti a fermo con l’accusa di ricettazione, mentre tutti i pezzi rinvenuti all’interno del garage sono stati sequestrati dalla polizia.