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Adottato il RUE

RUE. Casadei (Pd): minoranza chiede cambiamenti e poi li definisce furbate

In foto: Giovanni Casadei (PD)
Giovanni Casadei (PD)
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 18 ott 2019 13:51 ~ ultimo agg. 22 mar 15:20
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Recupero e riqualificazione del patrimonio esistente, riqualificazione energetica degli edifici e più flessibilità nelle destinazioni d’uso. Sono questi alcuni dei punti fondanti dell’aggiornamento al Regolamento Urbanistico Edilizio adottato dal Consiglio Comunale di Rimini (19 voti a favore e 5 contrari). Ora si apre la fase delle osservazioni prima dell’approvazione definitiva.

Il RUE sarà al centro della prima puntata della nuova stagione di Fuori dall’Aula – la politica locale a confronto. Ospiti in studio proprio il consigliere Giovanni Casadei del Pd e Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia. Appuntamento mercoledì alle 18 in diretta con replica alle 20.35 su Icaro TV.

La discussione è durata oltre cinque ore e sono stati tanti gli emendamenti presentati. Molto accesi gli interventi della minoranza, il consigliere Renzi in testa. “Ci sono alcuni consiglieri che hanno discusso tutti i punti cercando gli aspetti negativi – dice Giovanni Casadei del Pd a Tempo Reale (Radio Icaro) – si lamentano che non cambia mai nulla e quando proviamo a farlo, parlano di furbate. Ma probabilmente sta nella logica delle parti.”

La delibera – spiega l’assessore alla pianificazione territoriale Roberta Frisoni –rientra in un più ampio programma di rigenerazione del territorio – e prosegue e sviluppa il disegno di modernizzazione della città, sul solco di quanto definito nel Masterplan strategico e poi tradotto negli strumenti urbanistici ‘operativi’, Psc e appunto Rue. L’adozione della variante specifica al Regolamento Urbanistico Edilizio, frutto anche di un confronto nel corso dei mesi con le categorie e gli ordini professionali, è inserito in un percorso di transizione verso il nuovo strumento urbanistico generale (PUG) e fa parte di un ragionamento più esteso sulla città che vede anche l’applicazione di altre due varianti destinate a ridefinire il percorso di sviluppo urbano: il piano spiaggia, che vorrà essere da stimolo agli investimenti e nell’innovazione, e la variante per la riclassificazione degli edifici nel centro storico”.

L’aggiornamento del Rue mira a stimolare il recupero del patrimonio edilizio esistente con una rivisitazione del sistema di incentivi: quattro gli step di premialità costruttive (5% – 10% – 15% – 20% applicabili alla superficie complessiva), proporzionali alla riduzione dei consumi. Previsto anche un incremento degli incentivi (dal 5% al 10%) negli ambiti residenziali, produttivi e agricoli. Gli incentivi interesseranno anche l’ambito turistico, con parametri graduali dal 5% al 20% per chi interviene con opere di recupero e riqualificazione energetica e una maggiore flessibilità per la destinazione d’uso, con un’attenzione alla tutela e valorizzazione delle aree di prima fascia.

Attraverso un emendamento sono state implementate le possibilità di intervento per le strutture alberghiere fuori dall’ambito turistico, collocati già in ambito residenziale, prevedendo un ventaglio più alto di possibilità di trasformazione degli immobili per incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio.

Maggiore flessibilità di intervento anche in centro storico per destinazioni residenziali e commerciali. Misure che consentono ad esempio la realizzazione di parcheggi interrati o che rendono più flessibili gli interventi sulle sagome esterne e sulle aperture.

Novità anche per le aziende agricole, con l’introduzione di meccanismi per incentivare il recupero di manufatti esistenti e una serie di azioni per supportare gli investimenti sulla riqualificazione energetica e sismica, incluse la possibilità di aumentare il numero di unità immobiliari (attraverso il ‘frazionamento’) al raggiungimento di determinati obiettivi. Infine si apre alla possibilità di convertire i villini storici in residenza al fine di impedirne il depauperamento edilizio e tutelarne il valore storico.

Tra le novità introdotte dagli emendamenti c’è la maggiore libertà di progettazione per quanto riguarda gli androni dei condomini, che non rientreranno nel conteggio delle superfici se destinati ad essere utilizzati come spazi di socialità ad uso comune. Sono state anche introdotte normative che consentono l’insediamento di spazi ludico – ricreativo e sportivi, di dimensioni contenute, fino ad una capienza massima di 100 persone, in ogni ambito comunale.

L’intervista integrale a Giovanni Casadei (Pd)