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Nuove misure a Rimini

Rette dei nidi e servizio mensa. Costi ridotti per 3.400 famiglie

In foto: la conferenza stampa in comune
la conferenza stampa in comune
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 17 ott 2019 13:54
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Grazie a contributi regionali e statali il comune di Rimini ha messo in piedi una importante riduzione delle rette dei nidi e del costo della mensa. Le misure, che toccheranno migliaia di famiglie, sono state presentate oggi.

Un milione di euro per ridurre le rette degli asili nido e i costi delle mense scolastiche. Due iniziative distinte che toccheranno ben 3.400 famiglie del comune di Rimini.

Il primo finanziamento arriva dal progetto “Al nido con la Regione”: si tratta di 373mila euro che permetteranno di abbassare la retta dei servizi per l’infanzia sia a chi frequenta nidi comunali (e gestiti dall’Asp) sia agli alunni di quelli privati.

Almeno 491 le famiglie riminesi coinvolte nel pubblico alle quali se ne stimano una novantina nel privato (è previsto un incontro a breve). La riduzione media delle rette sarà di 800 euro l’anno ma modulata per fasce di reddito Isee (dal 40% di quelle più basse al 20 delle più alte). Confermata anche la riduzione del 15% per chi ha un altro bimbo al nido.

Risparmi arriveranno anche nelle spese per le mense grazie ai 611mila euro ottenuti dal comune che ha ricevuto la menzione di eccellenza da parte del Ministero delle Politiche agricole. La giunta ha scelto usare le risorse per attuare una riduzione forfetaria unica mensile alle rette dei servizi 0-6 anni e uno sconto al costo del buono pasto per i servizi statali nelle scuole elementari. Una scelta che si traduce in una minor spesa tra i 140 e i 280 euro all’anno per quasi 3mila famiglie. Dal primo maggio ad oggi il buono pasto è sceso da 6 euro a 4,55 grazie al contributo statale e al ribasso d’asta ottenuto con la nuova aggiudicazione del servizio.

La nota del comune di Rimini

Giù le rette e il buono mensa per 3.400 famiglie riminesi grazie ad un investimento complessivo di circa 1 milione di euro, approvato dalla Giunta, per abbattere il costo a carico delle famiglie per le rette di nidi e scuole di infanzia, e per le mense scolastiche. Un’operazione possibile grazie all’ottenimento di due importanti finanziamenti:  “Al nido con la Regione”, dalla Regione Emilia – Romagna, e “Mense biologiche”,dal Ministero delle politiche agricole.

“Al nido con la Regione”: risparmio medio annuo di 800 euro per 491 famiglie

Almeno 491 famiglie riminesi vedranno ridursi sensibilmente la retta per i servizi dell’infanzia grazie ai 373 mila euro messi a disposizione dal progetto “Al nido con la regione” della Regione Emilia – Romagna. La riduzione delle rette interesserà i nuclei familiari con un Isee massimo di 26 mila euro, che potranno risparmiare in media 800 euro l’anno.

La Giunta del Comune di Rimini ha deciso di differenziare l’impatto della misura in base alle fasce di reddito,  favorendo prioritariamente chi ha più bisogno e, dunque, un valore ISEE più basso.

Si tratta di un abbattimento differenziato per fasce di reddito; a quelle più basse si applica una riduzione del 40%, mentre alle restanti fasce si applica una riduzione  rispettivamente del 30%, 22% e 20 % (come da grafico sottostante), al lordo delle eventuali altre riduzioni spettanti, come – per esempio – quelle per ogni altro fratello iscritto. In caso di morosità la quota di sconto verrà incamerata quale recupero parziale del non versato.

I dati si riferiscono agli asili comunali a gestione diretta o convenzionati con asp Valloni. Per l’applicazione della misura in favore dei nidi privati, dato che non si conosce ancora la platea dei potenziali beneficiari (anche se si ipotizza un’incidenza delle famiglie eleggibili significativamente inferiore), sono stati riservati 50 mila euro. Le strutture private sono già state contattare e, a breve, saranno convocate per firmare un protocollo di adesione.

Mense biologiche: dai 140 ai 280 euro di risparmio annuo per 2.997 famiglie

Le mense del Comune di Rimini hanno recentemente ricevuto la menzione di eccellenza per le mense biologiche da parte del Ministero delle Politiche agricole. Non solo una medaglia da mettere al petto ma l’ottenimento di risorse ingenti – 611 mila euro – per promuovere l’utilizzo di materie prime biologiche delle mense, abbattere il costo pasto e sviluppare attività di comunicazione con e per le famiglie riminesi.

Si tratta di un finanziamento del Ministero delle politiche agricole che premia la scelta del Comune di Rimini di puntare sulla qualità della refezione scolastica, che utilizza materie prime biologiche, quindi conformi ai livelli di eccellenza dei criteri minimi ambientali.

La giunta del Comune di Rimini ha scelto di reindirizzare le risorse per attuare una riduzione forfetaria unica mensile da applicare alle rette dei servizi 0-6 anni ed uno sconto unico da applicare al costo del buono pasto per i servizi statali.

Una scelta che, numeri alla mano, significa ridurre il costo della mensa a 2.997 famiglie riminesi. In particolare,si tratterebbe di 1440 bambini dei nidi e scuole di infanzia comunali, 516 bambini delle scuole di infanzia statali e  104 alunni delle primarie statali.

Due diverse tipologie di agevolazioni

Le agevolazioni saranno dunque differenziate a seconda che si tratti dei servizi educativi comunali 0 – 6 anni o di refezione nelle scuole primarie statali. Ciò che è comune ad entrambe le tipologie è l’erogazione del contributo indistintamente in favore di tutti gli utenti che, per ciascun servizio, si collocano nell’area delle tariffe agevolate. Per i nidi di infanzia lo potrà ottenere chi presenta un ISEE inferiore alla soglia di € 43.900,00 per i nidi d’infanzia, per le scuole comunali di infanzia un ISEE inferiore a € 35.000,00.

Tutte le riduzioni si applicheranno alla tariffa lorda, cioè prima del calcolo elle eventuali ulteriori riduzioni che andrebbero ad aggiungersi agli sconti (per esempio il 15% in meno per i fratelli).  In caso di morosità la quota di sconto verrà incamerata quale pagamento parziale della retta.

L’abbattimento è previsto unicamente per i cittadini residenti nel Comune di Rimini che consegneranno il loro ISEE, ed in base al valore dichiarato. Nessuna agevolazione è prevista per chi non consegnerà l’ISEE.

 Servizi educativi 0 -6

In questa tipologia di servizi si applica una tariffa omnicomprensiva indistinta, dalla quale non è scorporabile la quota dedicata esclusivamente al servizio di mensa. Per questo verrà applicata una riduzione forfettaria di € 14,00 mensili, riconosciuta invariabilmente per 10 mensilità di frequenza (settembre – giugno), che permetterà un risparmio annuo di almeno  140 euro.

Scuole primarie statali In questo caso si interverrà più facilmente sulla riduzione di € 0,75 per ogni  buono pasto.

“Un programma triennale – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – che riguarda 3.400 famiglie riminesi con figli in età compresa tra 0 e 11 anni, a prescindere dal tipo di scuola frequentata: pubblica, asp o privata. Sono misure che incentiveranno anche la presentazione dell’Isee da parte delle famiglie riminesi. Sarà infatti quello lo strumento su cui verranno parametrati le diverse agevolazioni, privilegiando chi ha meno possibilità e più bisogni. Bisogni che cambiano e a cui andiamo incontro con proposte nuove, come per i 3.880 bimbi che ogni si siedono alle nostre mense per mangiare, per cui abbiamo impostato un modello di mensa come modello educativo improntato agli stili di vita sani e alla socializzazione, non solo al consumo alimentare. I primi effetti nelle loro tasche, i riminesi lo vedranno già tra qualche settimana, a novembre”.