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giovedì 25 aprile 2024
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Basket D

Prova caparbia dei Tigers che si inchinano alla capolista Baskérs solo nel finale

In foto: Thomas Calegari contrastato da Rombaldoni (foto Alfio Sgroi)
Thomas Calegari contrastato da Rombaldoni (foto Alfio Sgroi)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 26 ott 2019 16:52 ~ ultimo agg. 16:54
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Rose & Crown Villanova Tigers-Baskérs Forlimpopoli 63-71 (19-20; 31-31; 47-53)

IL TABELLINO
Tigers: Bronzetti 8, Giordani, Buo 7, Mussoni ne, Fabbri ne, Semprini 2, Guiducci 7, Campidelli 5, Calegari 4, Tomasi 9, Saccani 21, Bollini. All. Rustignoli.

Baskérs: Gorini, Rossi 16, Rombaldoni 16, Cristofani 11, Biffi, Piazza 2, Servadei 10, Totaro 2, D’Angelo ne, Plachesi ne, Godoli 14. All. Agnoletti.

Arbitri: Piazza e Pongiluppi.

CRONACA E COMMENTO
Era già difficile all’inizio, quando il pronostico non lasciava scampo: la penultima contro la capolista, imbattuta. È diventata una salita ancora più ripida, perché i biancoverdi di casa han perso strada tre pedine del roster. Eppure Davide ha fatto tremare per larghissimi trattai delle gara il forte Golia, meritandosi gli applausi convinti del pubblico che ha assiepato in ogni ordine di posto la Tigers Arena.
Arriva dunque una sconfitta per i Rose & Crown Villanova Tigers, che cadono per mano della capolista Baskérs Forlimpopoli per 63-71.
Sono comunque buone le indicazioni fornite dalla squadra che, dopo lo scivolone di Welcome, ha tenuto sotto scacco i quotati avversari per circa 30’, giocandosela alla pari per larghi tratti, nonostante assenze importanti come quelle dei fratelli Rossi e di Panzeri.

Dopo un avvio di marca Baskérs, col passare dei minuti i Tigers si riportano a contatto, con la zona a mettere chili di sabbia negli ingranaggi ospiti ed il duo Saccani-Tomasi a martellare sul campo, rispondendo ad un Godoli on fire.

Nel secondo quarto, spartito e protagonisti non cambiano: i biancoverdi di casa creano e disfano con incredibile facilità, mentre gli ospiti continuano a soffrire le difese locali e le veloci ripartenze in contropiede degli avversari, che, così impattano il punteggio all’intervallo.

Al rientro dagli spogliatoi, sette punti in fila di Rombaldoni sembrano poter spostare l’inerzia del match sulla sponda artusiana, ma grazie alle scorribande di Guiducci e Campidelli, sono i Tigers a portarsi avanti fino sul 43-38. Di lì, però, parte l’intifada degli ospiti che iniziano a mitragliare dall’arco: con quattro bombe pressoché consecutive, gli artusiani ribaltano la partita, guidati da un ispirato Cristofani.

Con la forza della disperazione, i padroni di casa reagiscono nuovamente, portandosi nuovamente in parità, a quota 58, grazie a due bombe di Bronzetti. Lì, però, finisce di fatto il match: cinque punti di Rossi danno il là, poi Godoli e Rombaldoni spaccano la partita, approfittando della spia della riserva accesa dei locali che si inchiodano, rastrellando gli ultimi punti solo dalla lunetta.

“Per quasi 30 minuti abbiamo messo in seria difficoltà una squadra di altissimo livello, costringendola a pensare, a sbagliare e a giocare la pallacanestro più lontana da quella che loro volevano giocare – spiega coach Valerio Rustignoli, ex della partita –. Poi, alla lunga, il valore dei giocatori viene fuori e noi, con la spia della riserva accesa, abbiamo potuto davvero poco per cambiare l’epilogo del match. Va detto che stiamo crescendo, in questa partita abbiamo messo in campo una bella durezza mentale e alcuni strumenti tattici che ci verranno davvero utili in futuro. Ancora, purtroppo, commettiamo tanti, troppi errori banali: abbiamo tanti spunti di lavoro e, di certo, tra qualche settimana saremo pronti per riprendere la nostra marcia verso la salvezza”.