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Critica la minoranza

Metromare. Erbetta e Mauro: costi elevati, meglio attendere mezzi definitivi

In foto: Mario Erbetta e Gennaro Mauro
Mario Erbetta e Gennaro Mauro
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 22 ott 2019 11:31 ~ ultimo agg. 11:55
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Dopo la commissione di lunedì pomeriggio a Rimini, sul Metromare ci sono alcune certezze in più (vedi notizia). La data di avvio della fase sperimentale sarà sabato 23 novembre e il servizio proseguirà con i mezzi sostitutivi fino a fine febbraio quando arriveranno quelli definitivi. Per consentire la prova su strada, ci sarà uno stop al servizio che poi dovrebbe ripartire a pieno regime auspicabilmente da maggio. Nella fase di sperimentazione, la linea 11 continuerà ad operare normalmente mentre in seguito il suo destino non è chiaro. Il Metromare collegherà la stazione di Rimini con quella di Riccione in 23 minuti, con 17 fermate intermedie. Costerà come i normali servizi di trasporto pubblico: 1,50 euro per la tratta riminese, 2,10 per arrivare fino a Riccione. Saranno validi gli abbonamenti del TPL.

Fin qui alcuni dei dettagli emersi negli ultimi giorni. Ma restano anche molte perplessità su un servizio del quale si parla da ormai 25 anni. In primis i costi. “La partenza con mezzi alternativi per 4 mesi – ricorda il consigliere di Rinascita Civica Mario Erbettacosterà 450.000 euro e la sperimentazione dovrà interrompersi per qualche mese quando arriveranno i mezzi belgi. E allora perché partire ora e non risparmiare i 450mila euro attendendo i mezzi ufficiali?”. Secondo il consigliere si tratta di una scelta politica legata alle prossime regionali. Inoltre Erbetta solleva “dubbi giuridici” sul fatto che “il Comitato che dovrebbe votare all’unanimità possa approvare il progetto provvisorio con il voto dissenziente di Riccione”.

Questa sperimentazione – aggiunge Gennaro Mauro (Movimento Nazionale Sovranità), ospite della trasmissione di Icaro Tempo Reale – porterà costi aggiuntivi perché resteranno attive anche tutte le linee del trasporto pubblico locale compreso l’11. Noi avremmo auspicato una rimodulazione. Altrimenti meglio attendere i nuovi mezzi”. Secondo Mauro anche quando il Metromare sarà a pieno regime ci sarà comunque la necessità di un collegamento lungo il viale delle Reginealmeno fino a Bellariva, perché le fermate sono troppo lontane dall’area in cui insistono gli alberghi.