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12 le maestre precarie

Maestre precarie. Appello Cgil, Erbetta interroga. La risposta del vicesindaco

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 11 ott 2019 11:53 ~ ultimo agg. 11:59
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Nei giorni scorsi la CGIL di Rimini ha lanciato un appello al comune ad assumere le insegnati precarie di asilo nido prima della scadenza della graduatoria a fine novembre. Si tratta di 12 maestre che da più di 11 anni e dopo essersi iscritte nelle varie graduatorie che si sono susseguite, si trovano in condizioni di precarietà. Il sindacato evidenzia, ricordando la circolare Madia, che per l’assunzione non sarebbe necessaria alcuna forzatura delle leggi da parte del comune visto che le norme si “pongono l’inequivocabile obiettivo del superamento del precariato nella Pubblica Amministrazione”. “E’ solo questione di volontà politica” conclude la Cgil.

Il tema è stato sollevato anche dal consigliere di Rinascita Civica Mario Erbetta che, nel corso del consiglio comunale, ha anche letto alcuni stralci della lettera scritta da una delle maestre. A rispondere da parte dell’amministrazione il vicesindaco Gloria Lisi che ha spiegato come il decreto Madia sia limitato solo al 50% della capacità assunzionale. “La via maestra per entrare nella pubblica amministrazione è il concorso pubblico” ricorda il vicesindaco. “Quest’anno – precisa la Lisi – nel nuovo concorso per 11 insegnati di nido ci saranno cinque posti riservati alle maestre precarie.

L’interrogazione di Mario Erbetta

Egregio Sindaco,
leggo queste poche righe di una precaria dei nidi comunali (scritte ad agosto) che oggi è disoccupata non avendo avuto il rinnovo del contratto perchè la graduatoria del 2008 non è stata prorogata nell’ultima legge di stabilità: “Semplicemente vorrei ricordare come ogni estate da 15 anni e più, l’angoscia che a questo punto arriva, che ne sarà di me? Mi/ci chiameranno? Dopo quasi vent’anni di precariato (prime supplenze nel 2000) e quest’anno la certezza di essere lasciate a piedi l’assicuro che è veramente spiazzante.
Abbiamo donato un pezzo, anzi, un lungo pezzo della nostra vita al Comune di Rimini, sempre un po’ in ansia, ogni anno nella speranza di lavorare senza mai avere il diritto e la dignità della tranquillità che a tutti ad un certo punto della vita è dovuta. Sarebbe bello credere che ci venga riconosciuto ciò che abbiamo fatto, che dopo tanti anni di duro lavoro, di fatica, di soddisfazioni, di forti riconoscimenti da parte dei genitori che ci affidano i loro “gioielli”, di tanti pianti ma anche di tante risate…, ripeto sarebbe bello,anzi sarebbe giusto sapere che il nostro Comune ci consideri e tuteli per tutto ciò che abbiamo fatto e soprattutto creduto”.
Parole toccanti di una donna che dopo aver fatto il precario a vita si ritrova a 53 anni senza un lavoro e senza un futuro.
Ma in questa situazione ci sono anche le precarie che lavorano grazie alla graduatoria a tempo determinato del 2016, 12 donne ( ma sono anche di più) che da oltre 11 anni lavorano nei nidi comunali e che se non verranno stabilizzate prima della scadenza della graduatoria (novembre 2019) si ritroveranno senza un posto di lavoro.
Eppure il decreto legislativo Madia del maggio 2017 n. 75 all’art.20 parla di superamento del precariato nella P.A. ed esiste specificatamente per il personale scolastico una norma specifica nella legge n. 160/2016 (art.17).
Le norme ci sono ma manca la volontà politica di stabilizzare queste donne che tanto hanno dato al Comune, in barba ai vari proclami di tutela del lavoro femminile e delle pari opportunità.
Un’ulteriore questione riguardante gli ausiliari al traffico.
Ne sono rimasti 4, del tutto insufficienti per qualsiasi attività operativa tant’è che non vengono nemmeno utilizzati come ausiliari ma per varie attività interne e, a quanto risulta, alcuni di loro stanno già meditando di chiedere il trasferimento ad altri uffici comunali (messi notificatori, ecc.).
La UILFPL con Cgil e Cisl hanno proposto all’amministrazione di utilizzare il concorso riservato (ex DL Madia) per trasformarli da B3 (da Ausiliari al traffico) in C1 (Agenti di PM).
L’amministrazione nel Giugno scorso aveva confermato l’intenzione di procedere a tal concorso vista la carenza strutturale di Agenti di PM e che queste quattro unità sono figure già formate.
Tale concorso riservato ha il vantaggio di non costare nulla o quasi rispetto ad un concorso pubblico che costa decine di migliaia di euro ed anche più.
Pertanto sono a
Chiedere

1) se il Comune intende stabilizzare le precarie di lungo corso dei nidi comunali delle graduatorie del 2008 e del 2016 (utilizzando il DL Madia), riconoscendo come servizio prestato anche quello effettuato presso l’Asp Valloni.
2) se il Comune intende bandire un concorso riservato di 4 posti per trasformare gli ausiliari del traffico in servizio in Agenti di Polizia Municipale.