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L'allarme della Cna: "A Riccione estate poco soddisfacente"

In foto: la spiaggia di Riccione
la spiaggia di Riccione
di Redazione   
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lun 21 ott 2019 14:13
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Anche quest’anno CNA ha intervistato un campione di imprese associate, pari al 30% dei settori legati al turismo (commercio, artigianato, pubblico esercizio e stabilimenti balneari) per un
consuntivo sulla stagione appena chiusa. Il primo dato altalenante è il fatturato che per pubblici esercizi e commercio registra un calo in tutti i mesi presi a riferimento: giugno, luglio, agosto e settembre, mentre per l’artigianato di servizio (pizzerie al taglio, gelaterie, gastronomie ecc.) e per gli stabilimenti balneari il calo è riferito ai mesi di luglio e agosto, mentre il fatturato è rimasto uguale nei mesi di giugno e settembre. Il motivo di questo arretramento è dato per il 80% dal calo delle presenze a cui il restante 20% aggiunge anche la minore capacità di spesa. D’altronde tutti convengono che il target di riferimento della città sono le famiglie e gli anziani, con pochissimo turismo giovanile, ed un turismo straniero la cui presenza viene scarsamente rilevata.

Sul versante dell’ordine pubblico l’intervista registra una buona soddisfazione da parte di quasi tutti gli intervistati. Il giudizio sugli eventi e le manifestazioni è insoddisfacente per la maggior parte degli intervistati: si alterna in maniera trasversale tra le varie tipologie di attività tra mediocre/sufficiente a del tutto
negativo. Ulteriori criticità segnalate sono: la perdita di un’importante fetta del turismo giovanile; la scarsa offerta di divertimento che ha contribuito a fornire un’immagine di città “appiattita”; la conferma di un trend che vede concentrate le presenze nel fine settimana;

Le proposte e i suggerimenti raccolti per una migliore azione per il 2020 sono: la manutenzione strade, marciapiedi ed aree pubbliche e maggiore attenzione al decoro della città; cambiare l’approccio di visione del territorio e del turismo; affidare a professionisti l’organizzazione e la gestione di eventi che abbiano un richiamo internazionale; investire maggiormente sul marketing territoriale;