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La popolazione provinciale

Densità demografica record a Cattolica. Over 60 maggiori degli under 30

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 13 set 2019 14:31
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I dati, riferiti al 2018, riportano, nel territorio Romagna, residenti in crescita per effetto dei movimenti migratori, età media superiore alla media nazionale, incidenza della popolazione anziana (e relativo carico sociale) in aumento. Lo rileva l’indagine della Camera di commercio della Romagna.

La sintesi

Sono poco più di 339mila i residenti in provincia di Rimini con una crescita dello 0,5% rispetto allo scorso anno e dell’1,4 su cinque anni fa. Un saldo positivo legato all’effetto migratorio visto che il saldo naturale (cioè la differenza tra nati e deceduti) è negativo di 986 unità. Gli arrivi da fuori provincia, al netto delle cancellazioni, cresce di 2.645 unità. Oltre il 44% della popolazione residente si concentra nel capoluogo, Rimini. Molto elevata la densità demografica: in provincia ci sono ben 393 abitanti per chilometro quadrato rispetto ai 199 della Regione e ai 200 nazionali. Il picco a Cattolica dove si raggiungono addirittura 2.872 abitanti per kmq.

Si registrano poi una leggera prevalenza numerica delle donne e un’età media di 45,2 anni, di poco superiore al dato nazionale (44,9) e in linea con quella regionale (45,7). Il 23% dei residenti ha però più di 65 anni e gli over 60 sono più numerosi degli under 30. Aumentano l’indice di vecchiaia, benché inferiore a quello regionale, e il carico sociale (in particolare legato alla popolazione anziana). Le persone tra 60 e 64 anni, potenzialmente in uscita dal mercato del lavoro, sono oltre il 35% in più di quelle tra i 15 e i 19, prossime quindi ad entrarvi.

Al 31/12/2018 si contano poi 37.180 stranieri residenti, pari all’11% della popolazione, incidenza inferiore a quella regionale (12,3%), ma superiore al dato nazionale (8,7%). I principali Paesi di provenienza sono Albania (il 18,5% dei residenti stranieri), Romania (16,2%), Ucraina (13,3%), Cina (6,4%) e Marocco (5,9%).

La variabile demografica – dichiara Alberto Zambianchi Presidente della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini – impatta su più dimensioni e assume, nel contesto attuale, una sempre maggiore rilevanza. Temi come la denatalità, l’invecchiamento o l’immigrazione, per esempio, rivestono un ruolo cruciale, sia dal punto di vista sociale, sia da quello del mondo del lavoro ed economico. Si tratta di fenomeni difficili da governare, soprattutto a livello territoriale, ma che rappresentano delle sfide ineludibili con rischi, ma anche opportunità, rispetto alle quali è importante investire con progettualità specifiche e di lungo periodo. Si pensi per esempio all’allungamento dell’aspettativa di vita che, se da un lato presenta problemi da affrontare, dall’altro offre notevoli opportunità nell’apertura di nuovi segmenti di estremo interesse quali il “well aging” e la “silver economy”, soprattutto per un territorio come il nostro, vocato all’accoglienza e al buon vivere e con un’offerta turistica strutturata e quella culturale in evoluzione innovativa.

Una maggiore capacità delle Istituzioni di riappropriarsi in chiave strategica delle politiche demografiche è diventata una necessità, a tutti i livelli, per la pianificazione e programmazione di azioni di sviluppo efficaci.