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Il dibattito sui condhotel

Condhotel. Corsini smentisce la Tosi che risponde: non ha chiara la "sua" legge

In foto: Renata Tosi e Andrea Corsini
Renata Tosi e Andrea Corsini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 24 set 2019 15:03 ~ ultimo agg. 19:04
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Dopo l’acceso dibattito in consiglio comunale, non si placa il dibattito a Riccione sui condhotel. La minoranza, Pd in testa, aveva attaccato l’amministrazione comunale accusandola di aver modificato in parte il provvedimento regionale per consentire la formula dei condhotel anche per nuove strutture. Dichiarazioni rigettate al mittente dal sindaco Renata Tosi che aveva spiegato come già la legge approvata in Regione contemplasse questa possibilità. Ma una smentita, pubblicata oggi sui quotidiani locali, arriva dall’assessore al turismo dell’Emilia Romagna Andrea Corsini: “la normativa sui condhotel si applica solo agli edifici esistenti con destinazione turistica ricettiva, non alle nuove strutture. Su questo aspetto non ci sono deroghe” attacca, ricordando che la legge è stata pensata per riqualificare l’esistente e nell’ottica del consumo zero di suolo. Corsini parla anche del pericolo di ricorsi. Dichiarazioni che non chiudono però la diatriba. Il sindaco Tosi si dice infatti sorpresa dalle parole dell’assessore e mette in guardia da “fraintendimenti e confusione nell’interpretazione della legge, anche e soprattutto ai fini di tutelare i destinatari del provvedimento”. Il sindaco di Riccione precisa infatti che la legge regionale sui condhotel è stata recepita nella sua interezza dal Comune. L’unica modifica sta nell’esplicitare, proprio per rinforzare la valenza turistica del provvedimento, che gli appartamenti che si generano nei condhotel devono essere seconde case.
La delibera approvata in consiglio comunale dunque non ha creato nuove norme ma ha semplicemente reso applicabile la legge regionale sul nostro territorio” dice il sindaco. “Evidentemente – prosegue la Tosi – l’assessore Corsini non ha del tutto chiaro cosa prevedono gli articoli che compongono la sua legge, in particolare l’articolo 14, che va a modificare la Disciplina delle strutture ricettive dirette all’ospitalità inserendo i condhotel. Questo significa che dall’entrata in vigore della legge in poi c’è una nuova forma di struttura ricettiva che si chiama condhotel”.

Se non si vuol dire questo – conclude – occorre allora modificare la norma, ma se la norma resta quella che abbiamo recepito non ci sono dubbi e trovo a dir poco singolare da parte dell’assessore regionale generare incertezze e paventare rischi di ricorsi”.

Sulla stessa linea del sindaco anche i capigruppo di Noi Riccionesi e Lista Renata Tosi. In una nota, Fabrizio Pullè e Sara Majolino, stigmatizzano le dichiarazioni dell’assessore Corsini: “o non conosce la Legge Regionale 3/2019 sui condhotel” – scrivono – “oppure cerca con arguzia di ingenerare “confusione” nel lettore“.

Abbiamo sempre detto che questa legge Regionale è una buona legge – proseguono i due esponenti di maggioranza –, che permette di riqualificare e dare possibilità di rinnovare con più facilità l’hotellerie della città e far ripartire alcune strutture uscite dal mercato. Con assoluta velocità, abbiamo quindi “recepito” pressoché integralmente i dettami della normativa regionale; non ragioniamo con il paraocchi o per “partito preso”: se una legge è valida, ne diamo atto con assoluta obiettività, come in questo caso“.
“Spiace solo constatare – concludono – che, per dar man forte ai propri kompagni riccionesi, l’assessore Corsini si spinga addirittura a rinnegare ciò che è scritto nella legge Regionale; con tanta pace di ogni buon proposito”.