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Diffusione da controllare

Coldiretti denuncia. Cinghiali problema per la sicurezza in strada

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 29 set 2019 14:33 ~ ultimo agg. 14:38
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Dopo un nuovo incidente stradale provocato da cinghiali, Coldiretti Rimini torna a chiedere una riforma radicale della gestione faunistico/venatoria.

Il riferimento è a venerdì scorso, quando uno scooterista di Verucchio è fortunatamente uscito illeso da un violento scontro con un grosso esemplare di ungulato Fatto, afferma il Presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini Palazzi, “che non fa che confermare l’escalation dei danni, dei sinistri stradali e delle aggressioni provocati dalla fauna selvatica. Purtroppo ormai siamo costretti a convivere quotidianamente con i rischi e pericoli legati alla incontrollata proliferazione dei selvatici, dai lupi ai cinghiali”.

Una situazione, per Coldiretti, sfuggita di mano:il numero dei cinghiali, ad esempio, è raddoppiato negli ultimi dieci anni in Italia, raggiungendo un milione di capi e superando le 100 mila unità in Emilia Romagna, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. “Non sono a rischio solo le coltivazioni – denuncia ancora il Presidente Coldiretti – che pure soffrono pesantemente questa, che come quella dei lupi, è una vera e propria calamità. Oggi, come abbiamo più volte denunciato è la sicurezza lungo le strade e quindi la sicurezza sociale che è chiaramente sotto minaccia”.
Il Direttore Coldiretti Rimini Anacleto Malara ricorda come da tempo sia stata “denunciata questa situazione intollerabile, lanciando un appello diretto alle istituzioni regionali e locali chiedendo a gran voce provvedimenti urgenti e necessari alla tutela della sicurezza stradale, delle produzioni agricole e zootecniche locali, ormai totalmente alla mercé di cinghiali e selvatici”. Dinanzi a tale situazione gli agricoltori di Coldiretti auspicano da parte delle istituzioni pronti interventi a partire da una riforma della disciplina in materia di pianificazione/gestione degli animali selvatici che punti ad adeguate azioni di riduzione della densità faunistica tale da ripristinare condizioni di tutela delle imprese agricole e di garanzia dell’indispensabile presenza degli allevatori e coltivatori a tutela del territorio. Con questo passo saranno automaticamente ridotti anche i rischi in materia di sicurezza stradale”.
Ormai, conclude il Vice Direttore Giorgio Ricci, “non è più solo una questione di risarcimenti perché l’invasione dei selvatici è diventato un fatto di perduta garanzia del diritto all’esercizio di impresa, di diritto alla sicurezza degli automobilisti e della vita nelle campagne. Occorre dunque intervenire seriamente per controllarne la diffusione mediante efficaci e applicabili politiche di controllo”.